Per l’intera giornata di oggi, 22 ottobre 2020, Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana di Palermo, resterà chiuso per igienizzazione e sanificazione dei locali. Il provvedimento si è reso necessario per la conclamata positività al Covid19 di un addetto alle pulizie dipendente della società Palermo Energia.

E’ l’ennesima chiusura di uffici pubblici a causa di un caso di positività. I servizi pubblici non hannopiàù continuitàda mesi ormai.

E il contagio non risparmia il mondo della sanità. L’Asp di Palermo comunica che due dipendenti della stessa Azienda santaria Provinciale in servizio al PTA (Punto Territoriale diAssistenza) Albanese di via Papa Sergio a Palermo sono risultati positiva al Covid19. Tutte le attività ospitate all’interno della struttura sono state temporaneamente sospese per procedere alla sanificazione dei locali e sottoporre a tampone i dipendenti che sonostatiin contatto. Amche il punto di assistenza sanitariaterritoriale, dunque., per tutta la giornata di oggi giovedì 22 ottobre, rimarrà, pertanto, chiuso al pubblico

“Per eventuali esigenze urgenti – comunicano dall’Asp – si invitano gli utenti a rivolgersi agli altri PTA della città di Palermo, oppure utilizzare i servizi assicurati dallo sportello online dell’Asp”

E intanto è scontro fra sindacati e amministrazione della sanità per i rischi all’ospedale Civico di Palermo dove “c’è un attuale stato di grave precarietà in relazione all’epidemia da Covid19, con grave rischio per la salute del personale sanitario impegnato in prima linea e dei cittadini” scrivono nel loro atto d’accusa le segreterie Aziendali dei sindacati della Dirigenza Medica: CIMO, CISL-Medici, CGIL-Medici, FIALS-Medici, UGL-Medici e UIL-Medici.

Un rischio, però, smentito dalla direzione sanitaria secondo la quale non si registrano al momento lacune sotto il profilo della sicurezza operativa, della protezione e della sorveglianza sanitaria.

Ma i sindacati attaccano la Regione anche su altri fronti della gestione dell’emergenza sanitaria, i casi nelle zone rosse ed in particolar modo a Sambuca di Sicilia e non solo, con un occhio puntato ai diversi focolai nell’Isola.

“Attendiamo da mesi la convocazione da parte dell’assessorato regionale alla Salute” scrivono  sottolineando l’esigenxza diuna maggiore attenzione nei confrontid elle fragilità a partire dalla residenzsanitarie assistite