Un dipendente dell’Amat l’azienda che gestisce il trasporto urbano a Palermo è risultato positivo al Coronavirus. L’operaio è impiegato nel settore della segnaletica.
“Abbiamo avuto la comunicazione della positività del dipendente e dalla prossima settimana inizieremo i tamponi dei dipendenti. Abbiamo già iniziato tutte le procedure di sanificazione previste in questi casi – afferma Michele Cimino presidente dell’azienda –
Posso dire che il lavoratore da alcuni giorni era assente dagli uffici e questo potrebbe avere evitato il diffondersi il virus tra gli altri lavoratori. Certo lo sapremo dopo il risultato degli esami”.
Sono 10 i dipendenti positivi alla Rap. Uno solo è sintomatico. Dei 90 fra tamponi e test effettuati complessivamente a personale entrato in contatto coi positivi, 55 sono negativi e per 35 si attende risultato.
Entro martedì con l’Asp di Palermo sarà organizzato un presidio attivo all’autoparco di Brancaccio per eseguire almeno 100 test al giorno, più altrettanti presso strutture private.
Cresce la preoccupazione alla Rap di Palermo dove aumentano i casi di contagio di Covid19, tanto che l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo può ormai essere considerata un focolaio del virus.
Non più 9 ma 10 infatti i positivi al Covid19 alla Rap. Lo comunica il presidente dell’azienda, Giuseppe Norata.
Dopo il primo caso, che era venuto alla luce due giorni fa, il via a tamponi e test sierologici per tutto il personale.
L’elevato numero dei contagiati alla Rap sta facendo valutare la possibilità di chiudere alcuni settori dell’azienza, dove è stata istituita l’Unità di crisi.
Ieri, ancora Norata, aveva dichiarato: “Stiamo cercando di gestire al meglio le paure dei lavoratori e questa emergenza sanitaria”.
Intanto a Palermo crescono i casi positivi all’interno di strutture sanitarie ed aziende. L’altro ieri era risultato positivo un dipendente del call center Abramo, ieri due casi accertati alla clinica Noto, dove sono stati sospesi i ricoveri, uno all’ospedale Cervello ed un altro all’ospedale Villa Sofia.
Secondo il bollettino del ministero della Salute di ieri – i dati vengono diffusi ogni giorno nel pomeriggio – sono 78 i nuovi casi di Covid19 in Sicilia ed 11 le persone ricoverate in terapia intensiva.
Nel complesso sono 87 i ricoverati. Casi che portano a 1284 gli attuali positivi attivi nell’isola, 1186 dei quali in regime di isolamento domiciliare.
Sono stati eseguiti 4241 tamponi che portano il totale a 365.207. Resta fermo a 288 il totale delle vittime dell’epidemia nell’isola. I pazienti guariti 2993.
Tra i 78 nuovi positivi ci sono sei migranti, quattro a Pozzallo e due a Siracusa. Nelle province 21 positivi sono a Catania, 12 ad Agrigento e 12 a Messina, 10 a Palermo, 9 a Trapani e 9 a Ragusa e 2 a Enna. I guariti sono 46.
C’è grande preoccupazione dunque per l’andamento dell’epidemia nell’Isola, dove i casi sono in aumento in tutte le province anche se non mancano i guariti.
A seguito dell’accertamento della positività al Covid- 19 di alcuni dipendenti della Rap, il sindaco, Leoluca Orlando, d’accordo con il Presidente dell’Azienda, Giuseppe Norata, ha convocato con urgenza una videoconferenza, svoltasi ieri sera ed alla quale hanno partecipato Il vicesindaco, Fabio Giambrone, l’assessore Sergio Marino, che detiene la delega ai rapporti funzionali con RAP, i componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda ed il Direttore Generale della stessa, Roberto Li Causi.
Obiettivi della riunione: l’acquisizione di notizie sullo stato di salute dei dipendenti e sulle iniziative assunte in relazione all’applicazione dei protocolli in materia, sulla organizzazione aziendale per fronteggiare il rischio di estensione dei contagi. Infine, concordare le azioni da assumere nelle prossime ore, sia con riferimento ai profili igienico sanitari, sia con riferimento al regolare svolgimento dei servizi di istituto.
Norata ha comunicato che, allo stato, i soggetti positivi sono stati posti in quarantena domiciliare. Nessuno dei soggetti positivi risulta ospedalizzato.
Gli stessi soggetti sono continuamente monitorati con il coinvolgimento dei medici aziendali, dell’ASP e dei rispettivi medici di base in applicazione dei protocolli in materia.
Sono stati tempestivamente avviati gli accertamenti diagnostici nei confronti dei colleghi entrati in contatto con i dipendenti positivi con le modalità più celeri possibili, ma è intendimento procedere con gli accertamenti per tutti i dipendenti anche grazie alla Convenzioni con l’Ospedale Buccheri la Ferla, un laboratorio privato e alla disponibilità rassegnata dalla stessa ASP.
Il sindaco ha invitato la RAP a prevedere – ove necessario – il ricorso anche a strutture private in modo da sfruttare le giornate di sabato e domenica, rassegnando formale direttiva in tal senso.
In ogni caso, Norata ha sottolineato che tutti i dipendenti non operativi sono stati posti ad horas in regime di smart working e lo rimarranno sino all’accertamento degli esiti diagnostici e l’effettuazione delle previste attività, peraltro già avviate, di sanificazione dei locali destinati ad uso uffici, degli spazi aperti, compresi gli autoparchi e tutti i mezzi in dotazione.
Le predette iniziative sono state assunte in costante raccordo con l’autorità sanitaria, prontamente attivata, tenendo costantemente informate le organizzazioni sindacali che hanno dimostrato ampia disponibilità e spirito di collaborazione, così come la maggior parte dei dipendenti, i quali, pur comprensibilmente preoccupati, hanno espresso senso di appartenenza e del dovere.
Al riguardo, il sindaco ha espresso apprezzamento nei confronti della RAP per la prontezza con la quale è stata affrontata la situazione ed in particolare ha ringraziato tutti gli organi esterni che hanno coadiuvato l’azienda, al fine di scongiurare e prevenire qualsiasi rischio di estensione del contagio.
Il sindaco, inoltre, ha richiesto di essere informato sull’andamento dell’attività di diagnostica, in modo da potersi raccordare anche con il prefetto.
Il direttore della RAP, pur garantendo il massimo impegno organizzativo, ha precisato di non potere escludere rivisitazioni dell’organizzazione aziendale anche in vista della regolarità dell’attività di raccolta dei rifiuti e di possibili pregiudizi che potrebbero derivare dall’aumento delle assenze dei lavoratori anche per cause, non augurabili, obbligate.
Si è inoltre convenuto di comune accordo di implementare la dotazione dei dispositivi di sicurezza in dotazione agli operatori ecologici sia per la loro personale tutela sia per quella dei cittadini con i quali dovessero venire a contatto sia, infine, per evitare eventuali contaminazioni dei mezzi di raccolta collocati nel territorio cittadino.
“Per monitorare costantemente la situazione – ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando – ho chiesto di tenere una riunione analoga quotidianamente a partire da oggi fino a quando non si avrà certezza della dimensione del rischio sanitario per i lavoratori e dell’impatto che questa situazione può avere sui servizi aziendali.
Ho anche espresso i miei auguri ai lavoratori e alle loro famiglie in questo momento particolarmente difficile sotto il profilo umano e personale”.
“La situazione alla Rap è preoccupante e non deve essere sottovalutata a tutela della salute dei lavoratori e delle loro famiglie .Bene ha fatto il Presidente Peppe Norata ha chiedere urgentemente l’apertura di una unità di crisi all’Asp per gestire la situazione.
Occorre lo sforzo ed una cooperazione da parte di tutte le istituzioni e le forze politiche. La Rap che per senso di responsabilità sono certo farà di tutto per garantire i servizi di igiene ambientale a Palermo non puó essere lasciata sola ad affrontare questo focolaio legato al Covid-19”.
Lo ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Palermo, Antonino Randazzo.
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