L’intervento dell’Esercito per garantire la raccolta dei rifiuti a Palermo e qualsiasi altra possibile collaborazione con aziende pubbliche e private del settore per garantire la raccolta che rischia di bloccarsi a causa del contagio da covid19 alla Rap.

L’azienda di raccolta dei rifiuti di Palermo scrive al prefetto e chiede un intervento dopo aver constatato che la situazione rischia di precipitare. Dopo il contagio di un dirigente Rap l’azienda ha avviato controlli su tutto il personale e già sono stati trovati 10 dipendenti positivi al tampone. Per completare lo screening di tutto il personale nonostante le convenzioni con l’Asp, con il Buccheri La Ferla e con un laboratorio di analisi privato e l’area di controllo messa in piedi nei locali della Rap, sarà necessaria almeno una settimana.

Questo comporta un rallentamento della raccolta dei rifiuti per l’indisponibilità del personale in quarantena e di quello giornalmente sottoposto a controllo. Già adesso sono saltati i turni di raccolta in alcuni quartieri e giacciono nei cassonetti rifiuti non prelevati valutati fra le 800 e le 1000 tonnellate. Una situazione che nell’arco di questa settimana potrà solo aggravarsi.

Una situazione fortemente problematica per la quale il direttore ed il presidente della Rap, Li Causi e Norata, hanno scritto al Prefetto rappresentando l’allarme e chiedendo “alla luce di quanto sopra evidenziato, di comune accordo con il Sindaco di Palermo, chiediamo un autorevole intervento del Prefetto per eventuali collaborazioni, straordinarie, da parte dell’Esercito, nonché sulla opportunità ed urgenza di far ricorso ad ogni possibile coinvolgimento di altre strutture pubbliche ed aziende private, di settore, al fine di evitare e/o limitare la paventata emergenza igienico sanitario per insufficienza di attività operativa della Rap”.

Un disagio che tra controlli e quarantene potrebbe protrarsi almeno per una ventina di giorni ma che rischia anche di superare il mese. Una crisi che va affrontata prima che esploda.

Ma dal Comune rassicurano sul fatto che la situazione sia sotto controllo. A seguito della individuazione di 10 casi positivi fra i dipendenti della RAP fanno sapere che il Sindaco ha costituito un tavolo permanente che coinvolge il CdA dell’azienda, il vicesindaco, gli Assessori competenti per l’ambiente e per i rapporti funzionali ed il Capo di Gabinetto, al fine di verificare la necessità ed eventualmente programmare interventi straordinari in previsione di possibili emergenze conseguenti al rallentamento o addirittura al blocco dell’attività di raccolta.
L’azienda ha infatti avviato una campagna di esami a tappeto per tutti i dipendenti, dalla quale potrebbe risultare, tenuto conto dell’attuale alto numero di positivi asintomatici, un numero elevato di casi positivi, tale da determinare per due-tre settimane un grave rallentamento delle operazioni di raccolta.
Ad oggi, grazie alla collaborazione con l’ASP, con l’ospedale Buccheri La Ferla ed il ricorso ai privati, sono stati eseguiti già 180 tamponi e test sierologici.

Intanto, già stamattina l’azienda ha attivato contatti con alcune imprese private che da stanotte dovrebbero entrare in campo a supporto delle squadre aziendali.
“In questo momento delicatissimo – ha detto il Sindaco – ho chiesto di attivare tutti i canali possibili perché l’azienda garantisca il servizio primario della raccolta dei rifiuti, scongiurando ogni possibile rischio igienico-sanitario per la città. In ogni caso, monitoriamo giorno per giorno la situazione”.

Il Presidente e il Direttore dell’Azienda, Giuseppe Norata e Roberto Li Causi, confermano che “dal momento della notizia del primo caso positivo abbiamo attivato ogni procedura necessaria per verificare lo stato di salute dei dipendenti, per garantire la loro sicurezza e quella della popolazione, fermo restando che siamo coscienti del fatto che certamente non si può interrompere in alcun modo la raccolta”.

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