La stretta anti Covid19 e anti no vax è pronta per concretizzarsi. Da domani, 1 febbraio, infatti scatteranno le prime sanzioni agli over 50 che non hanno ancora ricevuto il vaccino mentre il green pass vedrà una riduzione da 9 a 6 mesi. Il certificato verde servirà per entrare in numerose attività.
Non solo limitazioni
Il Governo ha in mente di eliminare il sistema dei colori, considerato ormai obsoleto visto che la maggior parte degli italiani è già coperto dal vaccino.Le regole saranno semplificate e, secondo le ultime indiscrezioni, saranno eliminate le zone arancioni e gialle. Dovrebbe restare solo la fascia rossa che sarà molto difficile da raggiungere visto che l’emergenza sanitaria è nella sua fase calante. Tra gli altri provvedimenti allo studio c’è anche la proroga all’obbligo di mascherina anche negli spazi all’aperto. Resta poi il nodo scuola tra norme troppo complesse e intrecci normativi farraginosi.
Green pass durerà 6 mesi
Dl primo febbraio il certificato verde che si ottiene col vaccino o col l’avvenuta guarigione dal Covid19, sarà ridotto a 6 mesi. Allo studio del Governo c’è però la possibilità di renderlo infinito per chi ha già ricevuto la terza dose. Sempre dal primo giorno di febbraio sarà necessario presentare il green pass base, ottenibile anche solo con un tampone negativo, per entrare nei principali uffici e attività, poste, banca e librerie comprese. Le attività che prevedono la vendita di beni essenziali non saranno obbligate a chiedere il certificato.
Arrivano le sanzioni
L’Agenzia delle Entrate starebbe già elencando i cittadini no vax. In Sicilia ammonterebbero a circa 120 mila le persone nel mirino del Fisco. In tutta Italia sono circa un milione e mezzo le persone che dovranno pagare una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per quella fascia d’età.
Cambiano le regole della scuola
Attese le nuove regole per la scuola. Ci saranno meno tamponi, meno certificati e meno Dad. Una certezza, non un auspicio. Ma servono regole, poche ma chiare e uniformi. Le regole però ancora tardano ad arrivare. Dovrebbe essere alzata la soglia per lo stop alle lezioni in presenza. Non per le materne, dove già oggi con un caso saranno sospese le attività, ma alle elementari invece con uno o due casi si resterà in classe, mentre con 3 si finirà in Dad, uniformando così la regola a quella delle medie e delle superiori. Per tutti i vaccinati o i guariti da 0 a 18 anni, però, la didattica a distanza verrà accorciata da 10 a 5 giorni. Se durante l’assenza dovessero subentrare raffreddore, febbre o tosse, ci vorrà un test antigenico o molecolare di controllo prima di essere riammessi a scuola, ma non più il certificato medico che resterà valido solo per il rientro dei positivi.
Green pass dal 15 febbraio per lavorare
Ci vorranno invece ancora 15 giorni per l’entrata in vigore dell’obbligo di vaccinazione al lavoro per tutti coloro che hanno più di 50 anni: la misura scatta il 15 febbraio e chiunque, a partire da quel giorno, sarà trovato sul posto di lavoro senza il green pass rafforzato (ottenibile oltre che con la vaccinazione anche con un certificato di guarigione dal Covid) rischia una sanzione compresa tra i 600 e i 1.500 euro. I lavoratori che non presenteranno la certificazione verranno considerati assenti ingiustificati e sarà sospeso loro lo stipendio e qualsiasi altro compenso o emolumento, ma conserveranno il posto di lavoro e non saranno sottoposti a conseguenze disciplinari.
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