Dopo due mesi di calo progressivo, si torna a registrare un aumento (+5,6%) dei pazienti positivi al Covid19 ricoverati negli ospedali sentinella della rete Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). È quanto emerge dall’ultima rilevazione Fiaso del 27 settembre.
La Fiaso evidenzia come si tratti, tuttavia, di “un incremento relativo ai soli reparti ordinari e interamente a carico dei pazienti ‘Con Covid’, ovvero che sono arrivati in ospedale per curare altre patologie e sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone”. Calano invece del 2,1% rispetto alla settimana scorsa i ricoveri “Per Covid”.
Sale di un punto, tornando al 6%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri (un anno fa era al 6%) e sono due le regioni che superano la soglia di allerta del 15%, sono Umbria (18%) e Pa Bolzano (16%). A livello nazione è stabile all’1% la percentuale di terapie intensive occupate (a fronte del 5% che si registrava un anno fa) e tutte le regioni sono ben sotto il 10%. Questi i dati relativi al 27 settembre, elaborati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
Rispetto al giorno precedente, la percentuale nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati per Covid-19, importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, cresce in 9 regioni e province autonome: Abruzzo (a 10%), Lombardia (5%), Pa Bolzano (16%), Pa Trento (12%), Puglia (4%), Toscana (4%), Umbria (18%), Valle d’Aosta (10%) e Veneto (5%). E’ stabile nelle restanti 12 regioni: Basilicata (5%), Calabria (12%), Campania (6%), Emilia Romagna (7%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lazio (6%), Liguria (8%), Marche (5%), Molise (6%), Sardegna (3%), Sicilia (5%) e Piemonte (4%).
Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cala in Campania (1%) e Puglia (1%) mentre cresce in Abruzzo (all’3%) e Pa Trento (2%). E’ stabile in 13 regioni: Calabria (3%), Emilia Romagna (2%), Friuli Venezia Giulia (3%), Lazio (3%), Liguria (2%), Marche (2%), Pa Bolzano (4%), Piemonte (1%), Sardegna (2%), Sicilia (2%), Toscana (1%), Umbria (2%) e Veneto (1%). In Basilicata (0%), Lombardia (0%), Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%) la variazione non è disponibile.
Sono 1615 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 12.749 tamponi processati. Il giorno precedente i positivi erano 391. Il tasso di positività è quasi al 12,7%, in aumento rispetto al 8% del giorno precedente.
La Sicilia è al nono posto per contagi. Gli attuali positivi sono 23.386, in aumento di 904 casi. I nuovi guariti sono 711, mentre non si registrano nuove vittime e il numero totale dei decessi resta 12.196.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 188, esattamente come il giorno precedete, e anche in terapia intensiva non si registra alcuna variazione, i ricoverati sono 14.
A livello provinciale si registrano a Palermo 347 casi, Catania 337, Messina 364, Siracusa 217, Trapani 85, Ragusa 85, Caltanissetta 64, Agrigento 90, Enna 26.
L’agenzia europea per il farmaco (Ema) ha iniziato a valutare la domanda di autorizzazione della versione adattata di Spikevax, il vaccino di Moderna contro il Covid19, mirata al virus originale e alle sue sottovarianti Omicron Ba4 e 5. Lo annuncia l’Ema.