Manca solo qualche giorno all’anniversario, il primo e si spera l’unico, dell’indizione del lockdown nazionale in Italia. pochi giorni durante i quali il paese rischia di ritrovarsi in una situazione di contagio simile ad un anno fa anche se con strutture sanitarie più attrezzate e una maggiore consapevolezza del problema e del rischio pandemico.

Boom di contagi nel paese

Con un boom dei contagi da coronavirus, destinati ancora a salire nei prossimi giorni, terapie intensive e reparti ordinari sempre più pieni, l’Italia tra zone rosse e arancioni rafforzate si scopre ogni giorno più assediata dall’epidemia, mentre i morti viaggiano verso i 100 mila e i casi totali sono quasi 3 milioni. Il monitoraggio delle varianti resta comunque costante e il governo concentra la sua attenzione – con riunioni in programma già nei prossimi giorni – in particolare sulla scuola, dove nelle ultime settimane sono esplosi i casi, e sui trasporti, da sempre possibile luogo di contagio. Se la crescita della curva non si arrestasse, ipotizza già qualcuno tra i ministri, potrebbero rendersi necessarie nuove misure come un anticipo del coprifuoco rispetto alle 22 o di una stretta ulteriore su weekend e spostamenti.

L’ultimo Dpcm?

L’esecutivo, che da aprile potrebbe abbandonare lo strumento del dpcm e varare un decreto legge per le misure anti contagio, intende intanto valutare l’efficacia del dpcm firmato martedì, a partire dallo stop alle lezioni nelle aree a più alto contagio, i cui effetti si vedranno non prima di una settimana-dieci giorni. L’obiettivo principale è poi accelerare nella campagna vaccinale di massa, resa più difficile dalla corsa dell’epidemia – lo scenario peggiore contemplato dagli esperti – in questo senso un’Italia quasi tutta rossa sarebbe di aiuto nell’efficacia somministrazione.

I cambi di colore

Il ministero della Salute dopo il monitoraggio settimanale – relativo a dati già superati – stringerà le misure su diverse regioni, tra cui la Lombardia, che ha proclamato da mezzanotte l’arancione scuro e ha registrato oltre 5 mila tamponi positivi in 24 ore. In bilico anche Campania, Emilia Romagna e Abruzzo, che potrebbero aggiungersi in rosso a Molise e Basilicata. Calabria – che chiuderà tutte le scuole -, Friuli Venezia Giulia e Veneto vanno verso l’arancione, mentre il Lazio resta fino all’ultimo tra giallo e arancione. Nelle Marche, dove già Ancona è zona rossa, da sabato stretta a Macerata. Si attendono le mosse dei nuovi vertici della struttura emergenziale, il commissario Francesco Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che oggi incontrano le Regioni assieme ai ministri Roberto Speranza (Salute) e Mariastella Gelmini (Autonomie). La gestione della pandemia d’ora in poi sarà sul modello della Protezione civile, ovvero territoriale e tempestiva, secondo quanto emerso dal vertice odierno con le autorità sanitarie. Dal territorio le notizie e i dati sembrano indicare che si sta inseguendo il virus, trainato dalle varianti, in primis quella inglese, invece di anticiparlo, e che la terza ondata è in pieno corso.

La Sicilia fuori dalla terza ondata ma…

La Sicilia non mostra segnali di crescita anaòoghi a quelli del restod el paese ma c’è comunque una crescita anche se molto, limitata. A preoccupare è l’analisid ell’andamento nell’isola lo scorso anno. Quando il paese era in piena crisi la Sicilia aveva bassi contagi ma poi arrivarono. Dunque prudenza, attenzione e misure per evitare il disastro.

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