No al rientro a scuola con lezioni in presenza. E’ la richiesta avanzata dai comuni siciliani riuniti nell’Anci Sicilia che hanno inviato un documento alla Regione
L’ANCI Sicilia, in una nota inviata al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci e all’assessore regionale dell’istruzione e della formazione professionale, Roberto Lagalla, chiede che il rientro alle lezioni per le scuole primarie, previsto per lunedì 10 gennaio, torni in modalità D.A.D. per scongiurare un’ulteriore e incontrollabile diffusione dei contagi.
“A seguito di un confronto con il Consiglio regionale della nostra Associazione abbiamo ritenuto necessario intervenire per sollecitare il Governo regionale a valutare la ripresa delle lezioni in D.A.D., in particolare nella scuola primaria, in quanto abbiamo registrato che una percentuale elevatissima di positivi è stata, nelle ultime due settimane, individuata tra i cittadini in età scolare e soprattutto tra i minori, non vaccinati, che frequentano la scuola primaria” sostiene Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“Temiamo, infatti, che l’inevitabile “assembramento“, causa-effetto della ripresa scolastica e i ritardi nei tracciamenti e nelle verifiche dei tamponi a cura del sistema Asp – Uscas, a causa dell’aumento esponenziale dei contagi di questi giorni, possa favorire il rientro all’interno delle classi di soggetti potenzialmente positivi”.
“In considerazione del fatto, quindi, che non viene previsto in campo nazionale l’obbligo vaccinale e che l’elevata quantità di positivi tra gli alunni, unita al fatto che la variante “Omicron” sia poco sintomatica, potrebbe provocare gravi ripercussioni nella trasmissione del contagio anche nei servizi di trasporto pubblico – conclude il presidente Orlando – riteniamo necessario che vengano prese tutte le precauzioni necessarie ad evitare ulteriori contagi assicurando la sicurezza sanitaria ai nostri cittadini”.
Qualche ora prima BlogSicilia aveva raccolto un appello analogo di cinque associazioni di genitori. Il ritorno in aula, in Sicilia, è previsto per il prossimo 10 gennaio. Ma il rientro a scuola fra qualche giorno fa paura, soprattutto a chi si confronta in famiglia con malattie e fragilità fisiche. È il motivo per cui alcune associazioni impegnate da anni nella lotta per il diritto alla salute dei bambini e delle fasce più deboli hanno voluto rivolgere un appello al governo regionale e al presidente della Regione Nello Musumeci. Le associazioni chiedono di non riaprire le scuole, ma aspettare qualche settimana in più per valutare l’andamento della curva epidemica, soprattutto in quelle fascia di popolazione fra i 5 e gli undici anni in cui la vaccinazione non è ancora decollata.