Un altro dipendente dell’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Palermo, è risultato positivo al coronavirus.
L’uomo, che lavora nel reparto revisioni dell’officina, è di Belmonte Mezzagno, la stessa città di provenienza di un altro impiegato che nei giorni scorsi era risultato positivo e che impiegato nello stesso reparto del collega.
L’azienda ha fatto scattare tutte le misure del caso, con la segnalazione all’Aèsp di Palermo e alle autorità sanitarie competenti, la quarantena per coloro che sono stati a contatto con il dipendente e la sanificazione dei locali.
Il primo positivo era stato un autista del servizio di trasporto urbano, in servizio nel nodo Oreto, cioè la parte della rete che collega la stazione a quartieri come Bonagia, Falsomiele e Borgo Ulivia.
“L’autista era stato in ferie dall’azienda per alcuni giorni – dicono dall’Amat – era tornato in servizio per un giorno poi si era assentato di nuovo. Adesso stiamo tracciando tutti contatti di concerto con l’azienda sanitaria, ma possiamo sin da adesso assicurare che sono tutti esterni all’azienda”. Quel che è certo al momento, da fonti interne, è che c’è un gruppo di 24 autisti già in quarantena preventiva, con inevitabili disagi per la circolazione, data la nota mancanza di conducenti di cui soffre la partecipata.
L’azienda, che sta effettuando test sierologici nell’infermeria della sede centrale di via Roccazzo, dopo il primo caso di un dipendente positivo del servizio della segnaletica degli scorsi giorni, esclude comunque la presenza di focolai interno. L’autista si trova ricoverato all’ospedale Civico, non sarebbe in gravi condizioni. “Invitiamo tutti i passeggeri ad indossare la mascherina. È fondamentale – aggiungono dall’Amat – Gli autisti sono autorizzati a bloccare la vettura se qualche passe non indossa o indossa in modo inappropriato il dispositivo di sicurezza”.
Segnalato un secondo caso di positività al Covid19 in AMG Energia. Il lavoratore fa capo ad una delle strutture che si occupa di manutenzioni: sottoposto alla procedura prescritta, è già in isolamento. L’azienda ha immediatamente adottato le procedure previste nell’eventualità di contagio, a partire dalla sanificazione dei locali dove il dipendente presta servizio.
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