Palermo

Covid19 Sicilia, 1240 nuovi positivi, 34 morti e 1016 guariti, 488 casi a Catania e 320 a Palermo

Sono 1.240 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 10.850 tamponi effettuati. Sono 34 i decessi di persone positive, che portano il totale a 1.723. Con i nuovi casi salgono a 39.540 gli attuali positivi, con un incremento di 190 casi.

Di questi 1.615 sono i ricoverati, 32 in meno rispetto a ieri: 1.400 pazienti in regime ordinario (-31) e 215 (-1) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 37.925 persone.

I guariti sono 1.016. Sul fronte della distribuzione fra province Catania resta sempre regina del contagio con 488 casi seguita da Palermo con 320, Messina 89, Trapani 73, Enna 69, Siracusa 57, Ragusa 54,  Caltanissetta 50, Agrigento 40.

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Incoraggianti, comunque, i dati del report settimanale. Sono 16 le regioni italiane che hanno un indice di contagio Covid19 inferiore a 1. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale della cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute.

Cinque le Regioni che, invece, registrano un Rt superiore a 1. In testa alla classificadelc ontagio Veneto e Molise. Sopra indice 1 ci sono il Molise, 1.38;  il Veneto, 1.13 la Calabria, con un Rt di 1.06; il Lazio, 1.04;  la Toscana, 1.01.

Le 16 Regioni che hanno un indice di contagio Rt inferiore a 1 sono: l’Emilia Romagna, 0.99; la Lombardia, 0.93 ;il Friuli Venezia Giulia, 0.92; la Puglia, 0.89; l’Abruzzo, 0.85; provincia autonoma di Trento, 0.83; provincia autonoma di Bolzano, 0.8; la Sicilia 0.79; la Valle d’Aosta, 0.79; la Basilicata, 0.76; la Campania, 0.74;  le Marche, 0.74; il Piemonte 0.72;l’Umbria, 0.71; la Liguria, 0.68;  la Sardegna, 0.61 .

La tendenza è alla diminuzione. Il dato è attualmente consolidato a due settimana fa e mostra una ulteriore tendenza in discesa.

I dati, invece, al primo dicembre mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (779.945) sulla popolazione nazionale è pari a 1,29%, in calo rispetto ai dati di una settimana fa, quando si registrava lo 1,32%. Nella provincia autonoma di Bolzano (2,12%), Campania (1,78%), Piemonte (1,66%) e Veneto (1,65%) c’è la maggiore prevalenza di positivi, con valori in leggero aumento nelle altre regioni. Questo dato, invece, emerge dal nuovo report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica (Altems), campus di Roma. Da questo report è stato elaborato un indicatore che misura il tasso di saturazione dei posti letto in ‘Area Non Critica’ (ordinari, non di terapia intensiva), ovvero dei posti letto di malattie infettive, medicina generale e pneumologia dove vengono ricoverati i pazienti Covid. All’11 novembre 2020 si registra che la Pa di Bolzano ha raggiunto la massima saturazione registrando un tasso pari al 117%. Ciò significa che con tutta probabilità si stanno utilizzando posti letto destinati ad altre specialità, per poter invece rispondere alle esigenze di cura dei pazienti Covid19.

Sono prossime alla saturazione il Piemonte (91,94%) e la Valle d’Aosta (84,66%) mentre Lombardia (75,14%) e la Liguria (69,61%) hanno più di 2/3 della disponibilità di posti letto in area critica saturata. La regione che riporta il valore più basso dell’indicatore è il Molise, con appena il 22,75% dei posti occupati.

Nel complesso, in Italia, si registra un calo della pressione esercitata dai pazienti Covid nell’ultima settimana sui servizi assistenziali, sia a domicilio, sia ospedalieri: ci sono stati 16,71 isolati a domicilio in meno ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana rispetto alla precedente, 2,49 ricoveri ordinari ogni 100.000 abitanti in meno nell’ultima settimana rispetto alla precedente e 0,31 ricoveri intensivi ogni 100.000 abitanti in meno nell’ultima settimana rispetto alla precedente. Quindi, la pressione a livello nazionale appare in calo in tutti i setting, con una importante riduzione in Lombardia, Piemonte e Toscana. Questo “potrebbe essere il frutto delle misure di contenimento dei contagi messe in atto nelle settimane precedenti”.

 

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