La previsione statistica in proiezione parlava di una Sicilia alla fine di questa settimana con un indice Rt tendenziale di 0.99. Il rilevamento reale, invece, si ferma a un indice Rt di 1.05 leggermente più alto della previsione ma comunque in vistoso calo.
La tendenza alla discesa si registra in tutta Italia ma sono molte le Regioni che viaggiano intorno all’1.25 oa ppena sotto. Per l’esattezza sono dodici le regioni con indice di trasmissibilità Rt sopra a 1. In testa Lombardia e Toscana con 1.24. Seguono il Veneto con 1.23, la Basilicata con 1.22, il FVG con 1.17, il Molise con 1.12, l’Abruzzo e l’Emilia Romagna con 1.11, la Puglia con 1.06, la Sicilia 1.05, la PA di Bolzano con 1.03, e la Valle dAosta con 1.01. Questi i dati contenuti nel Monitoraggio Fase 2 (DM Salute 30 aprile 2020) relativi alla settimana 16-22 novembre 2020 (aggiornati al 25 novembre 2020), su una media di 14 giorni.
La Sicilia è dunque decima in questa graduatoria sul contagio da Covid19. Un dato che conferma l’andamento generale dell’epidemia che ha visto l’isola sempre intorno al decimo posto del contagio. A sorpresa fanno meglio il Lazio che è a 0.96, la Calabria e la Campania che scendono a 0.94.
Ma l’indice Rt non è l’unico fattore di valutazione così la Sicilia si tinge di giallo e si attende l’ufficialità con la pubblicazione della nuova ordinanza del Ministro Speranza pronta da ieri sera ma ancora non firmata.
Il giallo sulla Sicilia dovrebbe scattare da domenica a mezzanotte e dunque, in realtà, da lunedì anche se è in corso una discussione sul farla entrare in vigore già alla mezzanotte di oggi per permettere una serie di attività già nella giornata di domani, domenica.
Intanto arrivano le reazioni “Un sospiro di sollievo per l’economia siciliana – dice Giusi Savarino – anche se bisogna tenere ancora alta l’attenzione. Un dato obiettivo ora salta agli occhi: ci hanno fatto perdere tempo inutilmente dietro a una mozione sterile, inopportuna e pretestuosa contro un assessore, Ruggero Razza, che ha dimostrato ancora una volta, coi fatti, che lavorare a testa bassa e con serietà è l’unica cosa che paga. Il governo musumeci sta facendo il massimo per combattere un nemico comune, che è il covid. Dovremmo su questo fronte essere tutti insieme, basta polemiche e basta strumentalizzazioni politiche. Si vince insieme, e la Sicilia deve vincere questa battaglia. Oggi più di ieri serve ritrovare quell’orgoglio siciliano che deve unirci tutti”.
E immediate partono le richeiste degli esercenti “Siamo certi che adesso la Regione, dopo la firma dell’ordinanza del ministro, rivedrà le sue scelte sulla chiusura domenicale delle attività commerciali. Già era stata una forzatura chiuderle quando la Sicilia era zona arancione, adesso che la Sicilia diventa zona gialla ci aspettiamo un immediata revoca di quel provvedimento. E’ in gioco la sopravvivenza delle imprese e di conseguenza anche di tanti posti di lavoro. Lasciare chiusi i negozi di vicinato, nella domenica del “Black Friday”, sarebbe un intollerabile regalo alle grandi piattaforme online che non sono siciliane” dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.
“Siamo felici di constatare che i sacrifici di tutti, e degli imprenditori in particolare, abbiano prodotto risultati positivi. Facciamo appello al senso di responsabilità di ciascuno di noi affinché non si deroghi di un millimetro al rigoroso rispetto delle misure di protezione dal contagio ma non possiamo permetterci altre dolorose chiusure, peraltro non accompagnate dal benché minimo ristoro economico”.
“Abbiamo bisogno di cogliere tutte le occasioni possibili per cercare di limitare i danni di una crisi economica senza fine. E questa settimana, con il Black Friday in corso e con il Natale alle porte, è di fondamentale importanza. La Regione non può ancora una volta calpestare le legittime esigenze degli operatori commerciali che fanno salti mortali per tenere in piedi le aziende e difendere i posti di lavoro”.
Ma subito, gia ieri sera, Musumeci aveva ribadito che non è un liberi tutti “La Sicilia da domenica sarà gialla? Ne prendiamo atto con soddisfazione e continueremo a lavorare con lo stesso impegno messo in campo dall’inizio della pandemia. Nelle prossime ore, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, incontrerò il Comitato tecnico scientifico per valutare le misure da adottare alla luce della nuova classificazione. Sia chiaro: non è un liberi tutti!”.
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