Sono 3.747 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 27.431 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 3.764. Il tasso di positività scende al 13% mentre ieri era al 14%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
L’isola è oggi al nono posto per contagi. Gli attuali positivi sono 140.387 con un decremento di 2.038 casi. I guariti sono 6.436 mentre le vittime sono 19 portano il totale dei decessi a 10.328.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 987, 16 in meno rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 53, 6 in meno rispetto a ieri.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.427 casi, Catania 878, Messina 518, Siracusa 343, Trapani 387, Ragusa 252, Caltanissetta 193, Agrigento 328, Enna 91.
Gimbe, in 7 giorni -6,5% casi, discesa lenta. Ricoveri stabili
Negli ultimi 7 giorni lenta discesa dei contagi Covid (-6,5%), stabili ricoveri ordinari (-0,4%) e terapie intensive (-1,7%), giù i decessi (-11,4%). Ma alla vigilia delle festività pasquali “se da un lato tutti gli indicatori certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Indispensabile evitare assembramenti e soprattutto utilizzare le mascherine al chiuso”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in occasione del monitoraggio indipendente 6-12 aprile.
Gimbe, per 4/a dose serve chiamata attiva immunocompromessi
La somministrazione della 4/a dose, o secondo richiamo, agli over 60 e agli over 80 immunocompromessi “non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica”. È quanto afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, nel monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione dopo che – sottolinea – “il via ai nuovi richiami del vaccino anti-Covid si è rivelato un flop”. Al 13 aprile infatti, precisa il rapporto, sono state somministrate 70.598 quarte dosi. In base alla platea ufficiale (791.376 unità), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è dell’8,9% con nette differenze regionali: dall’1,1% del Molise al 38,7% del Piemonte. “Dopo un mese e mezzo dal via libera ai pazienti più fragili – commenta Cartabellotta – le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo”. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe “è un dato di fatto che la campagna vaccinale si sia arrestata, nonostante 4,25 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,28 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinale, infatti, nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui”.
Covid: Gimbe, nuovi casi in aumento in 30 province, calo in 75
Nella settimana 6-12 aprile, rispetto ai 7 giorni precedenti, in 30 Province si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19, in 75 una riduzione e 2 rimangono stabili. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 94 province, di cui 7 con oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: Avellino (1.153), Teramo (1.108), Ascoli Piceno (1.108), Chieti (1.052), Bari (1.028), Massa Carrara (1.012) e Catanzaro (1.002). È quanto si legge nel monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe.
Covid: Gimbe, ancora in calo i nuovi vaccinati, -12,1%
Nella settimana 6-12 aprile calano ancora i nuovi vaccinati: 8.501 rispetto ai 9.668 della settimana precedente (-12,1%). Al 13 aprile l’85,6% della popolazione (50.742.940 unità) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+8.359 rispetto alla settimana precedente) e l’84,1% (49.808.870) ha completato il ciclo vaccinale (+30.133). Lo rileva il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe. Le coperture con almeno una dose oscillano dal 99,4% degli over 80 al 37,6% della fascia 5-11. Al 13 aprile sono 6,9 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,65 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni. Di conseguenza, le persone attualmente vaccinabili sono circa 4,25 milioni. Alla stessa data, sono state somministrate 39.085.621 terze dosi.
Covid: Sebastiani, l’incidenza sale in un gruppo di province
E’ ancora eterogenea, in Italia, la situazione relativa all’incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici per il virus SARS-CoV-2, con un gruppo di province del Nordovest confinanti fra loro, nel quale si nota un aumento della diffusione che potrebbe dipendere da una nuova variante. Lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). “A livello provinciale, è presente un cluster di province confinanti con trend di crescita”, osserva Sebastiani. Le province coinvolte sono Aosta, Biella, Vercelli, Cuneo e Torino. ‘La posizione geografica delle province del cluster suggerisce l’influenza dei flussi di persone attraverso la frontiera con la Francia, analogamente a quanto accaduto nel Nord-Est a novembre 2021″, rileva l’esperto. “I dati sul sequenziamento – aggiunge – sono necessari per capire se questi aumenti all’interno del cluster di province si possono spiegare tramite la diffusione di una nuova variante”. Per quanto riguarda le regioni, “l’analisi delle differenze settimanali dell’incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici indica che in 13 regioni c’è un trend di discesa; Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Liguria e provincia autonoma di Trento sono in stasi, mentre in Emilia Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta c’è un trend di crescita. La crescita – conclude Sebastiani- è frenata in Emilia Romagna, lineare in Piemonte e ha subito una recente accelerazione nella Valle d’Aosta”.
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