“Non lo trovo giusto nei confronti di chi ha lavorato negli ospedali, nelle Asp, alla Protezione Civile o comunque contro il Coronavirus e per l’emergenza, non lo trovo giusto nei confronti dei quasi 300 morti, nel confronti dei malati”

Lo dice in un video social l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza commentando la ridda di polemiche scaturita dopo l’ammissione da parte della regione di un errore di conteggio dei malati da Covid19. Un allineamento dei dati siciliani con i riscontri dell’Istituto Superiore di Sanità e  con la Protezione Civile nazionale che ha portato ad una consistente correzione. Si è, infatti, passati da 850 a 153 malati. Insomma attualmente due decine di ricoverati e poco più di un centinaio in isolamento domiciliare.

“E’ un allineamento che hanno fatto anche altre Regioni, anzi tutte nessuna esclusa – dice Razza – ma da noi ha causato polemiche. Si tratta, in realtà, di gran belle notizie”

“Ma cosa è successo – racconta Razza – è accaduto che in particolare l’azienda provincia sanitaria di Catania e, in realtà, poche altre, non hanno messo ben in evidenza il numero dei guariti e in taluni casi comunicando come nuovi positivi i casi di coloro che avevano ricevuto magari un secondo o un terzo tampone ripetuto alle medesime persone. Questo ha creato una polemica enorme e a me non sembra giusto”.

“Quando sugli schermi delle televisioni potevamo verificare, con dolore, cosa stava accadendo in Italia e inj molte parti del mondo noi lavoravamo seriamente per assicurare ad ogni cittadino siciliano un posto letto in caso si rendesse necessario un ricovero in terapia intensiva”.

Ed ecco che arriva la polemica contro le polemiche “Tutto questo è stato frutto di un lungo lavoro che ha meritato l’attenzione anche di tanti osservatori nazionali e che ha dato la sensazione ai siciliani che durante l’emergenza di tutto ci si poteva preoccupare tranne che della necessità din un post letto”.

“Oggi scopriamo che la Sicilia è una delle isole e dei territori d’Italia e del Mediterraneo dove la Pandemia ha avuto uno degli impatti più bassi e dunque meta di attenzioni di un turismo che speriamo torni a diventare protagonista. Invece da noi essere quasi Covid free viene sempre ricondotto a polemiche, a dietrologie”.

“La politica è il luogo delle opposte contrapposizioni. Magari qualcuno ci sperava che il governo Musumeci potesse fallire la prova del Coronavirus mettendo a rischio la salute dei siciliani. Così non è stato e probabilmente più di qualcuno c’è rimasto male”

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