"Il rimedio al virus è il vaccino"

Economia in ginocchio dopo 20 mesi di emergenza, “Dalla Regione solo chiacchiere”

  • Da Confcommercio il bisogno di maggiore efficienza nelle politiche di contenimento del contagio
  • I commercianti chiedono controlli più rigorosi per evitare assembramenti
  • In ginocchio senza che la Regione abbia riconosciuto alcun sostegno, solo chiacchiere

“La preoccupazione per un altro inverno critico non è minimamente mitigata dalla momentanea permanenza della Sicilia in zona bianca. Le nostre aziende rischiano di pagare ancora il conto dell’incapacità e della inefficienza di una classe dirigente politica che prima non è stata in grado di garantire il contenimento dei contagi che continuano inesorabilmente a crescere e poi non è stata in grado di organizzare una campagna vaccinale adeguata. I fatti sono chiari: la Sicilia ha di gran lunga il più alto numero di contagi ed è agli ultimi posti per vaccini inoculati”. Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, dando voce alle preoccupazioni di migliaia d’imprenditori che rappresentano una fetta importante del tessuto economico e garantiscono decine di migliaia di posti di lavoro.

Vaccino è l’unico rimedio

La Di Dio sostiene che vi è “urgente bisogno di maggiore efficienza nelle politiche di contenimento del contagio per le quali, peraltro, sono state impiegate ingenti risorse pubbliche”. “Il rimedio al virus è il vaccino – persegue – come dice la scienza, e allora senza continuare a tergiversare e con doverosa responsabilità a tutti i livelli si vada avanti, senza indugiare magari solo per ragioni di opportunità politica. Quando ci hanno fatto chiudere le nostre attività a causa dell’emergenza sanitaria nessuno ha tentennato o si è fatto domande. Pretendiamo che chi è chiamato a difendere la nostra salute e la nostra vita lavorativa sappia affrontare la gravità della situazione con la stessa capacità organizzativa e il senso di responsabilità messi in campo dal mondo delle aziende, costrette a dare il mille per cento in termini d’impegno, sacrificio, capacità e organizzazione per garantire il lavoro per sé e per i propri dipendenti. Riteniamo inoltre incomprensibile come non si rispetti con doveroso rigore e inflessibilità il sacrosanto diritto alla salute di chi si è vaccinato e pretende la garanzia di avere sicurezza nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici”.

Confcommercio chiede più controlli

Controlli più rigorosi per evitare assembramenti o comportamenti inadeguati e irresponsabili. Questo chiede Confcommercio oltre a produrre ulteriori sforzi per raggiungere quell’ampia fetta di popolazione che non è ancora vaccinata. “È necessario insistere sul Green Pass nella speranza che venga esteso a tutte le attività pubbliche, a cominciare dalla circolazione sui mezzi di trasporto, e che sia reso obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati a contatto con il pubblico”.

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Le iniziative dell’associazione

La Di Dio ricorda l’impegno profuso da Confcommercio Palermo in varie iniziative pubbliche a supporto della campagna vaccinale nell’ottica di una fattiva collaborazione con le istituzioni. Dopo i vari appuntamenti della campagna “No Vaccini No [Ri]parti”, Confcommercio promuove l’iniziativa “Covid free”, che prevede l’esposizione di cartelli con la scritta “Qui siamo tutti vaccinati” all’ingresso delle aziende il cui personale, oltre che i titolari, siano già vaccinati. “Non è ipotizzabile pensare a nuove restrizioni alle attività produttive – conclude la Di Dio -. La nostra economia, dopo 20 mesi di emergenza, è in ginocchio senza che la Regione abbia riconosciuto alcun sostegno, solo chiacchiere. Tanti hanno dovuto chiudere, molti hanno continuato l’attività indebitandosi e gli ultimi due mesi di lavoro non possono certo cancellare il disastro economico subito”.

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