Saranno 685 in Sicilia le persone coinvolte nella fase iniziale della campagna vaccinale anti-covid che prenderà il via domenica 27 dicembre, così come in tutta Europa, con il vaccino day programmato all’ospedale Civico di Palermo. Saranno inoltre coinvolte le rappresentanze di tutte le aziende sanitarie siciliane: dal 28 al il 30 dicembre prossimi, infatti, le delegazioni provenienti dalle altre province dell’Isola giungeranno nel capoluogo siciliano dove sono già in allestimento i centri di somministrazione.

L’organizzazione è stata definita dai vertici dell’assessorato regionale alla Salute nel corso di una riunione appena conclusa.

Ieri, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ‘Sicilia per l’Italia’, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza ha sottolineato che “la fase 1 della campagna vaccinale è stata approvata dal Parlamento nazionale. Come è noto toccherà agli operatori della sanità, chi è negli ospedali, chi lavora più a contatto con i pazienti positivi e coloro i quali sono impegnati nell’emergenza”.

Quella del 27 dicembre è una giornata simbolica non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa.

In Sicilia saranno 345 i vaccinatori e 36 le strutture sanitarie ospedaliere censite dalla regione come centri di somministrazione.

Intanto proseguono le pre-registrazioni sul sito regionale siciliacoronavirus di quanti, tra medici ed operatori sanitari vogliono sottoporsi al vaccino. Fino a ieri si calcolano 18mila adesioni a fronte di una platea di 141mila persone individuate che stanno fronteggiando la pandemia, compresi specializzandi e studenti di Medicina.

Relativamente alle preoccupazioni legate alla diffusione della variante inglese del virus, Razza ha sottolineato: “E’ uno sforzo organizzativo che si aggiunge agli sforzi fatti negli ultimi giorni. Giungono messaggi molto positivi dalla esecuzione dell’ordinanza sui tamponi che ha voluto il presidente della Regione e ha dimostrato quanto sia stato importante anche alla luce della vicenda britannica. La Sicilia è stata l’unica regione in poche ore ad avere un quadro completo di tutti i cittadini rientrati dal Regno Unito nelle ultime settimane. Il 70% di loro aveva già fatto il tampone molecolare prima di arrivare in Sicilia. Tutti gli altri sono stati sottoposti a controllo”.

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