- Sicilia zona rossa e le chiusure ed i limiti fissati da Dcpm e ordinanza del presidente della Regione
- I controlli della Polizia Municipale a Palermo
Una palestra è stata chiusa dagli agenti della polizia municipale e dai carabinieri in via Giovanni Villani a Palermo. Nell’impianto sono stati trovati 4 atleti che si allenavano con attrezzi fitness, sebbene fosse vietato dal dpcm.
Il gestore è stato multato per il mancato rispetto delle norme anticovid e il locale è stato sequestrato per 5 giorni. I quattro clienti sono stati multati con verbale di 800 euro ciascuno: 400 euro per il divieto di svolgimento di tutte le attività sportive previste dal dpcm, e 400 euro per non avere rispettato il divieto di spostamento senza giustificato motivo.
Prosegue l’attività di controllo della Polizia Municipale per il rispetto delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19
Nel corso del weekend gli agenti del Nucleo controllo attività economiche e produttive hanno effettuato numerosi controlli sia nei contesti della movida che in altre attività, comminando sanzioni per complessivi 48.700 Euro .
Tre attività di somministrazione, prive di denominazione di insegna, rispettivamente in via Giuseppe Piazzi, via Maqueda e via Calderai sono state sottoposte a sequestro cautelare amministrativo perché sprovviste della prescritta SCIA.
Gli esercizi erano privi della prescritta autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, della registrazione sanitaria, dell’autorizzazione per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, del Piano di autocontrollo HACCP e dell’ attestato di alimentarista.
Tutti e tre i gestori sono stati sanzionati per un importo complessivo pari a circa 14.500 euro ciascuno
In via Piazzi era in corso attività di somministrazione di alimenti e bevande al banco con sette avventori presenti all’interno, dediti alla consumazione di alimenti, bevande alcoliche e superalcoliche.
Il gestore è stato anche sanzionato per inottemperanza alla sospensione delle attività dei servizi di ristorazione e tutti gli avventori sono stati identificati e sanzionati per inosservanza del divieto di spostamento dalle ore 22 alle ore 05 del giorno successivo, senza giustificato motivo con verbale di 400 euro ciascuno e del divieto di assembramento, con ulteriore verbale, anch’esso di 400 euro ciascuno.
I pubblici esercizi di via Maqueda e via Calderai non ottemperavano all’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riportasse il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno e, per questo, sono stati sanzionati per inottemperanza alle misure di contrasto dell’epidemia da Covid19.
L’esercizio di via Calderai, inoltre, è stato sottoposto contestualmente a sequestro penale su disposizione del PM di turno, per gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie ed il cattivo stato di conservazione degli alimenti.
Infine, gli agenti hanno verificato la violazione dei sigilli di un locale di via Mendola, già sottoposto a sequestro cautelare amministrativo nello scorso mese di dicembre.
All’atto del sopralluogo, è stato accertato che all’ingresso i sigilli erano mancanti, infranti e danneggiati e, di conseguenza, il titolare/custode è stato indagato per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro, per violazione e danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e per avere asportato arbitrariamente tutte le derrate alimentari detenute all’interno dell’immobile.
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