I numeri dell’export siciliano confermano una crescita significativa: l’Isola ha chiuso il secondo trimestre 2024 con un incremento delle esportazioni di prodotti agroalimentari pari a circa il 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un fatturato estero di 436,5 milioni di euro nel trimestre. Su base annua, nel 2023 le esportazioni hanno superato il miliardo e 200 milioni.

Sono cifre emerse durante l’iniziativa di Confagricoltura Sicilia “Sapore di Tradizioni”, l’appuntamento dedicato alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari dell’Isola, che ha coinvolto produttori, operatori economici, buyer e stakeholder, in un confronto proficuo e di alto valore.

Ad aprire i lavori il saluto del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha ribadito la fattiva collaborazione con Confagricoltura nel portare avanti le necessarie azioni di rinnovamento e di rilancio del comparto agricolo regionale.

Schifani: “Sempre al fianco delle imprese”

A fronte di una crescita dell’export siciliano, c’è da affrontare il problema dei dazi e il governo regionale ha rimarcato il proprio impegno “Lo stiamo affrontando introducendo una misura per sostenere gli imprenditori agricoli che affrontano i costi delle esportazioni, aiutando in questo modo l’intera filiera. L’agricoltura è un settore strategico per la crescita della nostra economia. Per questo guardiamo con attenzione a questo comparto, tutelando i nostri marchi e contrastando la contraffazione dei prodotti” ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani.

“Il mio governo – ha aggiunto il presidente della Regione – è sempre stato dalla parte delle imprese e questa attenzione all’economia ci sta dando ragione. Lo dimostrano il miglioramento dei rating, l’aumento delle entrate tributarie e della liquidità delle casse regionali, la crescita di Pil e occupazione, la diminuzione di cassintegrati e disoccupazione. Un momento frutto di una politica espansiva che guarda al produttore, agli imprenditori agricoli, cioè a chi rischia con il proprio patrimonio per fare crescere l’attività”.

Il Presidente nazionale di Confagricoltura

Il Presidente di Confagricoltura nazionale, Massimiliano Giansanti, intervenuto da remoto, ha evidenziato come l’agricoltura italiana sia condizionata da cambiamento climatico, conflitti e instabilità geopolitica, ribadendo che senza prodotti alimentari ed energia non può esistere democrazia. Giansanti ha sottolineato inoltre la necessità di puntare su innovazione e capacità di adattamento per competere nei mercati globali. Ha poi ringraziato il Presidente Schifani per il sostegno al comparto siciliano, sottolineando la necessità di sostenere l’industria e l’agroindustria. Ha quindi annunciato una manifestazione a Bruxelles il 18 dicembre per contestare le politiche europee che gravano su imprese e consumatori anziché sostenerli. Il leader di Confagricoltura ha concluso riaffermando l’impegno dell’organizzazione a fianco degli imprenditori agricoli, riconoscendo la funzione non solo produttiva ma anche sociale delle imprese del settore.

L’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino

Luca Sammartino, Assessore all’Agricoltura, lo Sviluppo Rurale e la Pesca Mediterranea, ha rivolto gli auguri al presidente rieletto e ha salutato tutti i presidenti provinciali, i direttori, le associazioni di categoria, i sindacati “e tutti i coloro i quali in questi anni hanno lavorato al comparto dell’Agricoltura. Questi sono stati anni di grande impegno”, ha detto, “nei quali abbiamo scritto insieme pagine importanti come la chiusura della programmazione 2014-2020 e l’avvio della programmazione 2023-2027. Con orgoglio posso dire che a poche settimane dalla chiusura della vecchia programmazione, la Regione è stata in grado in soli tre anni di sbloccare tutte le somme disponibili dell’Unione europea”.

Sostegno quotidiano con fondi regionali e comunitari

“Il governo Schifani – ha dichiarato Sammartino – sostiene quotidianamente sia con fondi regionali sia con quelli comunitari, tutti quei produttori che vogliono far conoscere in Europa e nei mercati extraeuropei le eccellenze della nostra produzione primaria. Olio e vino rappresentano ormai due “gold standard” della produzione d’eccellenza per il Paese, siamo tra i più grandi produttori nazionali in termini qualitativi, ma anche quantitativi. Siamo orgogliosi che i prodotti siciliani si consumino sempre di più nelle tavole italiane e stiano facendo innamorare tanta gente anche con ricette gourmet. Oggi parlare di olio vuol dire parlare di percorsi esperienziali, parlare di vino vuol dire raccontare le cantine dalla Sicilia orientale e occidentale, ma anche nelle isole minori. Un programma integrato che il governo regionale ha messo in campo per valorizzare i prodotti d’eccellenza: sta facendo conoscere non soltanto la nostra isola, ma anche la grande qualità che il prodotto siciliano riesce a esprimere”.

Olio e vino asset strategici per la proiezione internazionale della Sicilia

E’ intervenuto anche Tommaso di Matteo, Direttore SPRINT Sicilia, che ha dichiarato: “Il comparto vitivinicolo e quello olivicolo sono asset strategici per la proiezione internazionale dei nostri territori. La loro valorizzazione passa attraverso una collaborazione sinergica tra Regioni, associazioni di categoria e imprese, e momenti di confronto come questo sono essenziali per attuare e rafforzare la crescita delle nostre aziende sui mercati globali. Investire nell’internazionalizzazione di queste filiere significa generare sviluppo, occupazione e identità territoriale”.

Hanno partecipato alla tavola rotonda anche Paolo Inglese (Professore ordinario del Dipartimento Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo), Gianni Giardina (Enologo/ambasciatore della viticoltura eroica), Gianni Monti (Amministratore delegato Gestione Assicurazioni Agricole), Maurizio Madonia (Specialista Agribusiness Regione Sicilia Unicredit), Marcello Orlando (Fondatore e Ceo di Feedback).