La frase è di quella che fa sorridere se non fosse drammatica. La raccontano i deputati dell’opposizione a sala d’Ercole e l’avrebbe pronunciata il Presidente della Regione, forse un po’ scherzando o forse no perché i toni non emergono dal racconto.
‘Se mi costringerete a venire in aula sul ‘caso Giletti’ chiamo Amnesty International’ avrebbe detto il Presidente della Regione siciliana, durante la seduta diu ieri della capigruppo che doveva decidere proprio sulla convocazione di una riunione del parlamento per affrontare quanto detto da Crocetta all ‘Arena’ di Giletti su Rai 1 domenica scorsa. L’ufficio di Presiodenza dell’Ars aveva già deciso di querelare la Rai e Giletti e Ardizzone aveva già polemizzato con Crocetta.
A riferire la frase del presidente perseguitato sono stati tra i deputati dell’opposizione Toto Cordaro e Santi Formica. Con o senza l’uscita ad effetto di Crocetta l’idea di una seduta sulla trasmissione di Giletti è stata respinta ma Crocetta parla, ugualmente,m di censura nei suoi confronti.
“In conferenza dei capigruppo dell’Assemblea è stato discusso un atto di indirizzo per impedirmi di andare da Giletti, non in tutte le trasmissioni ma solo da Giletti. Il tentativo non gli è riuscito – dice Crocetta – ma rimane l’amarezza per un atteggiamento incomprensibile”.
A ‘salvare’ Crocetta non è stata Amnesty International ma il soccorso grillino visto che a dire di no, oltre al Pd, sono stati i deputati 5 stelle ma a loro si è aggiunta anche Forza Italia
Per Crocetta il tentativo fatto dal Consiglio di presidenza dell’Assemblea siciliana “era una censura alla libertà
d’informazione e andava contro la Costituzione, i diritti fondamentali dell’uomo, le prerogative di un parlamentare e la carta dei diritti dei cittadini europei”.
Ma questa mattina il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone torna a rispondergli secco “Il presidente della Regione Crocetta ha riferito alla stampa – dice Ardizzone – i contenuti della conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari dell’Ars secondo una sua libera interpretazione, frutto di un clichè talmente noto ai siciliani che è inutile smentire o precisare”.
Uscito comunque indenne dalla capigruppo il presidente perseguitato torna a trasformarsi in inquisitore e nonostante l’Ars abbia trovato i soldi per i disabili, attacca la platea dei disabili gravi. Sarebbero poco meno di 500 quelli fasulli nella sola provincia di Agrigento
“Dai dati forniti al governo dall’Asp di Agrigento non è vero che i disabili gravissimi nei sette distretti siano 719 – dice Crocetta – come dichiarato dai comuni all’assessorato alla Famiglia, ma 262. Ciò significa che il budget a disposizione è stato finora assegnato a una platea più ampia col risultato che chi aveva diritto ad assistenza 24 ore su 24 non l’ha avuta”.
“Prima di porre l’indice contro qualcuno le circostanze vanno verificate – aggiunge Crocetta – Sicuramente non sono responsabili i diversamente abili”.
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