“Il Parlamento siciliano ha abolito i vitalizi nel 2011 per il futuro, ma sono rimasti i vitalizi per chi li percepiva prima della legge: è scandaloso che i vitalizi di deputati in carica nel Dopoguerra siano trasferiti a figli e nipoti, è diritto feudale inconcepibile. Nessun altro lavoratore ha questo diritto”.
Lo ha detto in conferenza stampa il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, confermando e ampliando quello che aveva dichiarato ieri all’Arena di Raiuno. “Io su questa battaglia non cedo – aggiunge – Perché non tagliano i vitalizi agli eredi? E’ così difficile?”.
“E’ vero che il contributo di solidarietà è stato applicato anche in Sicilia ma per i dipendenti della Regione con redditi alti e non per il personale e i deputati dell’Assemblea regionale siciliana – ha aggiunto -. Io volevo che si applicasse anche per loro, me l’hanno impedito”.
“Bisogna riformare i vecchi vitalizi, basta con i trasferimenti agli eredi, in caso di morte dell’ex deputato – ha continuano – a meno che non ci siano problemi reddituali gravi e comunque va introdotto un limite, pari ai contributi versati. Perché bisogna mantenere questi privilegi quando ai pensionati vengono tagliati gli assegni minimi o si innalza l’età pensionabile. E’ una ingiustizia sociale”.
Poi il governatore tenta di spegnere la polemica con presidente dell’Ars “Non c’è alcun conflitto istituzionale tra governo e Assemblea, anche perché ci sono leggi precise che lo disciplinano. Non può esistere un conflitto sulla base di opinioni, e le mie sono state opinioni politiche. Si possono avere visioni differenti”.
Ma la reazione di Ardizzone è tutt’altro che conciliante. Il Presidente dell’Ars parla di “Una tortuosa arrampicata sugli specchi che non ripara assolutamente il grave danno che ha fatto alla Sicilia con la sua partecipazione all’Arena di Giletti”.
Infine Crocetta interviene sull’annuncio dei centristi di D’Alia che potrebbero uscire dal governo e dalla maggioranza “I centristi pensano di uscire dalla mia giunta? Che posso dire, libertà di scelta. Sicuramente io non rimetto in discussione la mia ricandidatura, io ho già scelto”.
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