Per il crollo del muro a Polizzi Generosa, per cui fu aperta un’inchiesta dalla Procura per disastro colposo, quasi tutti assolti. Questa la decisione del tribunale di Termini Imerese. Il fatto accadde 9 anni fa e tra gli imputati figuravano anche l’ex sindaco e gli allora commissari prefettizi.
Disagi e pericoli
Il tribunale in composizione collegiale, presieduto da Sandro Potestio, con a latere i giudici Camilleri e Bonacqua, ha assolto 15 imputati e ne ha condannati due in relazione al crollo di un muro avvenuto a Polizzi Generosa. I fatti risalgono al gennaio 2014 quando si è verificato il cedimento di un imponente muro all’interno del centro abitato di Polizzi che ha creato una situazione di disagio e di pericolo per l’incolumità pubblica.
Pericolo più volte segnalato
Alcuni cittadini segnalarono in realtà più volte la situazione di pericolo alle autorità comunali, ed in particolare all’ufficio tecnico. Informato dei fatti l’allora sindaco nonché i successivi commissari nominati dalla prefettura. A causa del crollo del muro i carabinieri, coordinati dalla Procura, avviarono le indagini. Il tribunale proprio per questo nominò un proprio consulente al fine di accertare la dinamica e possibili responsabilità. Conclusesi le indagini preliminari, il pubblico ministero chiese il rinvio a giudizio dei 17 imputati. Tra loro figurava l’allora sindaco, i commissari straordinari prefettizi, i dirigenti dell’ufficio tecnico, per i reati di disastro colposo ed omissione di atti di ufficio.
La decisione del tribunale
Nel corso del dibattimento sono stati sentiti gli imputati e vari consulenti delle difese. Questi ultimi hanno stabilito che il crollo del muro era imprevedibile e pertanto nessuna colpa poteva essere attribuita agli imputati. Il tribunale ha emesso sentenza con la quale ha condannato Alfredo Lo Re e Camillo Pantaleone alla pena sospesa di 8 mesi di reclusione ed ha assolto tutti gli altri.
Imputati e avvocati
Gli imputati assolti sono Giuseppe Petralia, Ignazio David, Giuseppe Giampapa, Luciano La Verde, Gandolfo Agliata, Filippo Tavarella, Santo Picciuca, Rosa Taravella, Giuseppe Anselmo, Baldassarre Ingoglia, Salvatore Di Marca, Salvatore Ciarcià, Patrizio David, Mario Zafarana e Francesco Albanese. Gli assolti erano difesi dagli avvocati Francesco Paolo Sanfilippo, Giovanni Di Benedetto, Vincenzo Lo Re, Cinzia Di Vita, Fabrizio Biondo, Antonio Pecoraro, Giovanni Allegra, Aurora Anselmo, Cristiano Bevilacqua e Giovanni Favaccio.
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