• Lo smantellamento del Cto del cervello non piace ai sindacati
  • I dubbi sulla continuità di presidi attualmente attivi e sulle piante organiche
  • Anche Marianna Caronia pone le sue perplessità e chiede a Musumeci un confronto

Lo smantellamento del presidio ospedaliero CTO dell’ospedale Cervello annunciato dall’amministrazione regionale non piace a tanti. In seguito all’annuncio di Musumeci in qualità di assessore ad interim alla Sanità, in tanti hanno storto il naso, paventando un’operazione che potrebbe essere pagata a caro prezzo nei mesi futuri. È la Federazione CIMO-FESMED che lancia l’allarme.  Il Cto verrà trasformato nel Complesso infettivologico più attrezzato e importante della Sicilia ma avanzano i dubbi.

Lo smantellamento e le perplessità dei sindacati

Lo smantellamento, secondo la sigla sindacale, infatti, riguarda un plesso ospedaliero che al momento ospita numerose attività assistenziali “sulla cui sorte ancora non è stato pianificato alcunché”. Intanto ieri Musumeci ha rilanciato il piano e ha annunciato l’avvio dei lavori. Che ne sarà dei presidi al momento dei presidi al momento attivi? Si pensi alla UOC di Oculistica o di Odontostomatologia a cui afferiscono decine di pazienti al giorno. Intanto i posti letto della UOC di Terapia Fisica e Riabilitativa sono già stati chiusi “temporaneamente” da oltre un anno. Lo smantellamento annunciato porterà con sé anche il trasferimento di questi importanti poli, utilissimi per i cittadini.

Smantellamento a discapito di altre strutture

“La riconversione dell’Ospedale Cervello in Covid Hospital è stata vista come l’unica strada percorribile per fronteggiare la pandemia – ritiene il sindacato -. Pur nutrendo molti dubbi sulla mancata percorribilità di adeguate alternative, ha finora funzionato ma a discapito di tante altre patologie e d’intere schiere di pazienti che non riescono più a trovare adeguate risposte di salute e inoltre ha ingolfato l’altro Presidio Ospedaliero, Villa Sofia, in cui sono state trasferite numerose attività assistenziali che prima insistevano al Cervello. Oggi si vuole trasformare definitivamente il CTO in Polo Infettivologico il che si traduce nello smantellamento di tante altre attività. Non viene detto dove e come saranno vicariate queste stesse attività che, qualora dovessero avere veramente inizio i lavori di ristrutturazione, non è stato ancora previsto e comunicato dove saranno allocate”.

Dubbi anche sulle dotazioni organiche

“Sembrerebbe che l’Assessorato della Salute abbia ritenuto di “bocciare” la dotazione organica proposta dal vertice aziendale di Villa Sofia-Cervello, già deliberata e accolta con soddisfazione anche dai sindacati, perché non è stato previsto il personale destinato proprio al nuovo Polo Infettivologico. A parere della Regione con lo stesso finanziamento con cui avrebbero dovuto funzionare i due Ospedali Villa Sofia e Cervello adesso si dovrebbe sostenere la spesa del personale di un altro Ospedale con oltre 90 posti letto. La strategia della botte piena e della moglie ubriaca. Il virus, ma non solo quello, continua a correre più veloce della politica siciliana”.

Rischio struttura senza personale

“Sto seguendo da tempo le sorti del Cervello – fa sapere Marianna Caronia – dove i lavori strutturali sono in corso da tempo ma nel frattempo venerdì è stata bocciata la pianta organica dell’ospedale Cervello dunque si rischia di ritrovarsi con la nuova struttura ma senza il personale e una diminuzione del budget di circa 10 milioni di euro per assumere. Mi confronterò con Musumeci su questo tema che merita per la nostra città e per la sanità palermitana”.