L’ennesima ondata di caldo africano è in arrivo. Dopo il lieve calo termico attuale da domenica una nuova invasione di aria desertica renderà le giornate roventi.

La mappa allegata indica la temperatura a 850 hpa ( circa 1500 metri) prevista per i primi giorni della prossima settimana. Una situazione praticamente immobile da giorni e giorni.

La causa?

L’assenza ormai cronica dell’anticiclone delle Azzorre che ci garantisce tempo mite e notti fresche. Al suolo potranno essere nuovamente superati i 45° ( con punte nel catanese anche di 47°) con tassi di umidità relativa sempre più alti.

Il caso Palermo.

Nelle precedenti onde africane il capoluogo godeva dell’azione benefica della brezza marina. Il mare, all’epoca ancora non caldissimo, mitigava la calura giornaliera. Ora, con le acque superficiali marine prossime ai 30° sul Tirreno, questa azione non è più possibili. Ecco quindi che i tassi di umidità relativa saranno elevati ed il rischio di colpi di calore sarà elevato. Il caldo umido ( afoso) è molto più pericoloso del caldo secco( torrido) in quanto non permette attraverso la sudorazione la dispersione di calore corporeo. Quindi caldo secco ( o meno afoso) nelle zone interne e caldo umido sulle coste.

Quando finirà? Le elaborazioni dai centri di calcolo ci dicono che almeno fino a Ferragosto cambierà poco, se non una lieve diminuzione sempre in un contesto caldo. Al solito elevatissimo rischio incendi.

Dino Levita, amministratore pagina Facebook Agrimeteo Corleone.