Da uomo della scorta di Giovanni Falcone a pentito di mafia. La parabola di Pasquale Di Salvo, 53 anni, segue una traiettoria imprevedibile. Stamattina la notizia è diventata ufficiale: Di Salvo collabora con i magistrati della procura di Palermo.

Era finito in manette nel blitz del dicembre scorso che decapitò i clan di Porta Nuova e Bagheria. Negli anni passati era stato allontanato dalla polizia. A Bagheria, Di Salvo, che tutti conoscevano come l’ex autista di Falcone, avrebbe svolto il ruolo di soldato della famiglia diretta da Giampiero Pitarresi.

Le cimici registrarono i suoi interessi nel settore dello smaltimento dei rifiuti, ma anche la sua paura per l’imminente arresto. Aveva infatti ricevuto la “soffiata” che lo stavano braccando e nel dicembre 2015 progettava di fuggire in Albania.

Tutto inutile, i carabinieri del Nucleo investigativo lo arrestarono prima che lasciasse la Sicilia.