Per pagare meno tasse sui rifiuti serve un impianto di termocombustione che serva Palermo e i comuni della provincia. Lo sostiene Davide Faraone, senatore di Italia Viva, nel corso di Officina/22.
Basta a dispute ideologiche
“Abbiamo l’immondizia per strada e l’Europa ci dice che le discariche sono illegali. Ci sono decine e decine di amministratori che portano l’organico fuori dalla Sicilia pagando un sacco di denari. È l’ora di finirla con le dispute ideologiche, occorre incrementare la raccolta differenziata oggi ferma al 29% (il 43% in provincia, e solo il 17% a Palermo) e spingerla al 60% e poi realizzare un impianto di termocombustione di ultimissima generazione per Palermo e la sua provincia che trasformi il restante 40% in energia elettrica così da consentire un taglio netto delle bollette elettriche”. Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, durante i lavori di “Officina/22”, il luogo pensato per costruire un programma partecipato per la città metropolitana di Palermo.
Assunzioni e spazzini per strada
“Una risorsa e un aiuto in più per la pulizia della città – ha aggiunto – dovrà essere fornito dal ritorno alla figura degli spazzini di strada, nuove assunzioni e l’utilizzo di percettori del reddito di cittadinanza. E infine, il tema delle spazzatrici meccaniche. Oggi in città ce ne sono soltanto 4 funzionanti su 16, ce ne vorrebbero almeno 30 e bisognerà anche raddoppiare il numero di cestini, oggi 6000, con l’obiettivo di arrivare almeno a 12000”.
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