Il Senato ha approvato il decreto sui flussi migratori, che ora è legge. Il provvedimento ha ricevuto 99 voti favorevoli, 65 contrari e 1 astenuto. Tuttavia, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha espresso un parere negativo, seppur non vincolante, sulla cosiddetta “norma Musk”.
CSM critico sull’allungamento dei tempi per la convalida del trattenimento dei migranti
La “norma Musk” trasferisce la competenza della convalida del trattenimento dei migranti dalle sezioni specializzate dei Tribunali alle Corti d’Appello. Il CSM ritiene che questa modifica allungherà i tempi, compromettendo gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Inoltre, procedure complesse potrebbero essere gestite da magistrati senza le competenze specifiche.
La “norma Musk” nasce dalla mancata convalida del trattenimento dei migranti diretti in Albania
L’introduzione della “norma Musk” è stata una risposta alla mancata convalida, da parte del Tribunale di Roma, del trattenimento di migranti destinati all’Albania. Il Tribunale ha rilevato un’incompatibilità con la normativa europea, poiché la lista dei Paesi “sicuri” per il rimpatrio del governo italiano, che include Egitto, Bangladesh e Marocco, non coincide con quella europea.
Il commento di Elon Musk e il rinvio della decisione della Cassazione
Dopo la decisione del Tribunale di Roma, Elon Musk aveva commentato sui social network con la frase “Via quei giudici!”. Da qui il nome “norma Musk”. La Cassazione, che avrebbe dovuto pronunciarsi sul ricorso del governo contro la decisione del Tribunale di Roma, ha rinviato la decisione, forse in attesa di un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea previsto per aprile.
“L’importanza del decreto legge approvato in via definitiva dal Senato, non è legata sic et simpiciter alla pianificazione dei flussi migratori e di protezione internazionale – dichiara il senatore Raoul Russo, componente la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.-, esso, infatti, legifera su aspetti importanti della vita sociale del paese, quali la regolamentazione in materia di ingresso dei lavoratori stranieri, l’assistenza alle vittime del caporalato, i calendari dei click day, un nuovo elenco dei paesi sicuri, la secretazione dei contratti pubblici sulle forniture di mezzi e materiali per il controllo delle frontiere e delle attività di soccorso in mare. Ma anche l’importante cambio di competenze che passano alle Corti d’Appello e non più ai Tribunali specializzati, per quanto riguarda la convalida del trattenimento dei richiedenti asilo. È indubbiamente un enorme passo in avanti nella disciplina di processi che investono i settori del lavoro, della giustizia, della solidarietà, con numerose refluenze in molti campi d’azione per nulla secondari. Ora, a prescindere dalle scontate e ideologiche critiche mosse dall’opposizione, regolamentare il traffico di esseri umani è un atto morale e di coscienza, prima ancora che di diritto, di legalità, di osservanza delle regole civili che reggono una nazione”.
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