Via libera dell’aula della Camera al decreto legge Sud. Questo contiene anche norme in materia di immigrazione. Il testo è stato approvato 171 con voti a favore e 113 contrari.
Passa al Senato: va convertito in legge entro il 18 novembre. Il 30 ottobre il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia sul decreto dall’assemblea di Montecitorio con 184 sì, 106 no e 2 astenuti. Varie le novità introdotte dal decreto.

Zes Unica per il Mezzogiorno dal 2024

Tra queste, la Zes (Zona economica speciale) unica per il Mezzogiorno e dal coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione e quelle del Pnrr, da un lato, e le risorse del ’Fondo per lo sviluppo e la coesione’ del ciclo di programmazione 2021-2027, dall’altro.

Si prevede, inoltre, una cabina di regia a Palazzo Chigi per lo sviluppo delle aree interne presieduta dal ministro per gli Affari europei, con il compito di approvare il “Piano strategico nazionale delle aree interne” (Psnai). A tale cabina compete anche di monitorare l’utilizzo delle risorse finanziarie.

Dal 2024 la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (Zes unica) comprenderà dunque Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e sostituirà le Zes attuali. E anche su questo si prevede una Cabina di regia Zes alla Presidenza del Consiglio. Un portale web garantirà la conoscenza dei benefici riconosciuti alle imprese.

Varchi, “Da oggi investire nel Mezzogiorno conviene”

“Con l’approvazione del Decreto Sud possiamo affermare che da oggi investire nel Mezzogiorno d’Italia conviene, da oggi sarà possibile attrarre investimenti autentici, insediamenti produttivi ed economia reale. Un grazie a Raffaele Fitto, non a caso un uomo del Sud”. Lo ha detto alla Camera, durante le dichiarazioni di voto, Carolina Varchi, deputato e responsabile politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.

“La più grande intuizione contenuta in questo decreto – aggiunge – è la creazione della Zes Unica per tutte le Regioni del Mezzogiorno. Un intervento che punta a risolvere ciò che non ha funzionato: le autorizzazioni fin qui realizzate sono state appena 121 in 8 Zes e sono solo 70 i nuovi investimenti. Da oggi, gli imprenditori non saranno costretti a inseguire perimetrazioni spesso incomprensibili. Restituiremo così al Sud il sogno produttivo cancellato in passato da misure di mero assistenzialismo e cambieremo il paradigma di chi vede in quelle Regioni d’Italia o un paradiso turistico o un inferno mafioso”.

“Non accettiamo lezioni da chi ha fatto solo assistenzialismo”

Ed inoltre: “A chi critica il provvedimento voglio dire che non accettiamo lezioni da chi pensava che il Sud potesse ripartire solo con il reddito di cittadinanza, il più grande voto di scambio istituzionalizzato mai perpetrato. Non accettiamo lezioni da chi è intervenuto al Sud solo con una misura spot da campagna elettorale. Noi cambieremo la visione del Sud: non più – conclude Varchi – periferia degradata ma nuovo centro di identità ricca e molteplice, un’idea autenticamente mediterranea”.