Il pm Francesco Gualtieri ha chiesto la condanna a sei anni e otto mesi per un ex dipendente di Poste italiane, Antonio Fantaci, accusato di per truffa, violenza privata e estorsione.

A dare il via alle indagini, iniziate nel novembre del 2015, una querela presentata da varie persone. Secondo la denuncia, l’uomo, all’epoca in servizio alla sede di Palermo di Poste Italiane con mansioni di autista e addetto allo smistamento della corrispondenza, avrebbe fatto finta di ricoprire un importante incarico all’interno della società e quindi di poter far ottenere impieghi a tempo indeterminato dietro il pagamento di 15mila euro.

Una parte della somma, tra i 3 e i 5 mila euro, doveva essere corrisposta immediatamente, la parte restante al momento dell’assunzione.

Ad essere cadute nella rete dell’ex dipendente, secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, sarebbero almeno una ventina di persone. Quando gli aspiranti dipendenti hanno capito di essere stati raggirati e hanno chiesto la restituzione di quanto versato, l’uomo li ha minacciati, paventando la diffusione sui social network di loro foto compromettenti o, in alcuni casi, l’intervento di presunte persone vicine ad ambienti malavitosi.