“Sulla depurazione in Sicilia cominciamo ad uscire dal pantano. Oggi sono state pubblicate 5 gare per sbloccare i primi interventi relativi a sistemi fognari e impianti di depurazione finanziati dal CIPE nel 2012. Bandi che consento di avviare concretamente interventi per 245 milioni di euro, fondi bloccati da 4 anni. Siamo intervenuti, come Governo nazionale, su un settore che in Sicilia era fortemente indietro e a rischio di pesanti sanzioni da parte dell’Europa”.
A dirlo è il Sottosegretario Davide Faraone.
“Le gare – prosegue Faraone – riguardano i primi interventi relativi ai comuni di Misterbianco, Palermo, Marsala e Carini. Gli interventi complessivamente valgono circa 245 milioni: 205 milioni per Misterbianco, 33 milioni per il collettore sud orientale di Palermo, 5 milioni per Marsala e 2,5 milioni per Carini. Per Marsala e Carini si tratta già dell’esecuzione delle opere, per Palermo del servizio di verifica del progetto, mentre sul sistema di Misterbianco i bandi riguardano le indagini e la progettazione definitiva ed esecutiva secondo quanto previsto dal nuovo codice degli appalti. Grazie a quest’ultimo intervento, il depuratore di Misterbianco tratterà acque reflue di 11 comuni della Provincia di Catania, sanando l’infrazione comunitaria per un bacino di 200.000 abitanti equivalenti”.
“Ringrazio – conclude Faraone – il commissario straordinario Vania Contrafatto e la struttura commissariale che è già a lavoro su altri interventi. Ancora una volta il Governo nazionale dimostra la sua attenzione per la Sicilia e investe con i fatti sullo sviluppo economico e ambientale dell’Isola”.
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