Un Natale più sereno per altre 2.477 famiglie residenti nell’Isola con redditi molto bassi. Irfis FinSicilia ha cominciato a distribuire agli aventi diritto altri 10 milioni previsti da un emendamento presentato dal presidente della Regione Renato Schifani nella manovra correttiva di ottobre, per integrare il fondo del “contributo di solidarietà” pensato dal governo regionale proprio per i cittadini in difficoltà finanziarie.
Irfis ha chiesto a coloro i quali sono già inseriti in graduatoria di presentare il certificato di disponibilità al lavoro rilasciato dai Comuni di residenza. Su 2.751 posizioni finanziabili hanno completato l’istanza in 2.477 che da oggi stanno ricevendo il contributo sui propri conti correnti.
Le posizioni già pagate grazie allo stanziamento di 30 milioni deliberato dalla scorsa Finanziaria regionale, più il milione stanziato nell’aggiustamento di bilancio della scorsa estate, erano state circa 8.000. Con le nuove 2.477, si arriva a un totale di oltre 10 mila beneficiari nel corso del 2025.
La riapertura dei termini nello scorso novembre
La riapertura dei termini per allargare la platea era stata deliberata e poi comunicata all’inizio dello scorso mese di novembre. In quella circostanza per il così detto “reddito di povertà” erano arrivati altri dieci milioni destinati ai siciliani in difficoltà. Così, a partire da martedì 4 novembre, alle 12, era stata riaperta la piattaforma per richiedere il contributo di solidarietà, la misura del governo regionale erogata da Irfis e destinata proprio ai cittadini in difficoltà finanziarie.
La settimana precedente erano già stati erogati altri 845 contributi
La settimana precedente alla riapertura, intanto, la società aveva erogato il contributo ad altri 845 soggetti idonei grazie allo scorrimento della graduatoria, utilizzando il residuo dei 30 milioni di euro originalmente stanziati per la misura, che si era chiusa ad aprile. A questi si erano aggiunte altre risorse pari ad un ulteriore milione reso disponibile con la manovra finanziaria dello scorso giugno. Si tratta di 3.500 euro in media che sono già nella disponibilità dei conti correnti degli aventi diritto.






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