“Ventitré è il numero di anni di ritardo che si sono accumulati per fare una riforma prevista dal legislatore e regionale nell’interesse esclusivo delle mamme e dei bambini” così l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana Mimmo Turano in un video pubblicato sui social dove spiega in pochi minuti il decreto sul dimensionamento scolastico pubblicato ieri.

“Dal prossimo anno – spiega ancora Turano nel video – non ci saranno più scuole medie e scuole elementari ma istituti comprensivi cioè scuole che garantiranno continuità didattica e impegneranno i presidi in una sana competizione per garantire alle famiglie e ai ragazzi i servizi migliori”.

“Non è vero che chiudono le scuole – rassicura ancora nel video l’assessore Turano – nessun bambino cambierà scuola, gli edifici rimarranno lì, gli alunni pure e ci saranno maggiori servizi. Sono contento di aver raggiunto questo obiettivo”conclude.

Il dimensionamento scolastico

Gli effetti del piano di dimensionamento scolastico in Sicilia non saranno indolori, con tagli alle autonomie di diverse scuole. Anche se l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano precisa che non ci sarà alcuna soppressione, comunque gli accorpamenti sono massicci. Il che si traduce in tagli di personale e di dirigenti scolastici.

Cosa accade in linea generale

A conclusione di questo travagliato piano di dimensionamento per il 2024-2025 sono 18 le autonomie salvate solo temporaneamente. Nel senso che si manterranno autonomi questi istituti solo sino al prossimo anno 2024-2025. Poi dal successivo ancora anche loro finiranno per essere assorbiti da vari istituti comprensivi. Al momento per l’anno prossimo quindi sono 75 i tagli alle autonomie delle scuole in tutta la Sicilia. Nel 2025-2026 saliranno a quota 93.

Cosa accade a Palermo

Nell’immediato a Palermo due autonomie saltano. Si tratta  della media Borgese di via dell’Olimpo che va a fondersi con la direzione didattica di Partanna Mondello. E poi c’è altro plesso della Borgese di pizza Ferrini che va a fondersi con la direzione didattica Siragusa. Rispettivamente nascono per il 2024-2025 gli istituti comprensivi Borgese-Partanna Mondello e Siragusa. Specificatamente tra Palermo e provincia saltano 17 autonomie, ce ne sono poi 14 a Catania, ben 8 a Trapani e Siracusa, 7 ciascuno ad Agrigento e Messina, 6 a Ragusa, 5 a Caltanissetta e 3 ad Enna.

Da chi è stato condiviso

Il Piano di dimensionamento ha ricevuto il via libera dal ministero dell’Istruzione ed è stato condiviso dall’ufficio scolastico regionale per la Sicilia. Tiene conto di determinate condizioni come il numero degli alunni, la disponibilità di locali idonei e limiti in materia di dotazione organica del personale dirigenziale. Dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi, il cui numero, per legge, dovrà decrescere nel prossimo triennio fino ad arrivare a 700 nel 2026/2027. Il decreto Milleproroghe del 30 dicembre scorso ha consentito di mantenere, esclusivamente per l’anno scolastico 2024/25, un ulteriore numero di autonomie scolastiche. Fino a un massimo del 2,5 per cento dei posti di Ds e Dsga già assegnati alla Sicilia dal decreto interministeriale n. 127 del 2023, ossia 18 in più dei tagli previsti.

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