C’è chi racconta di una riunione infuocata con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che alla fine molto alterato ha chiesto un sopralluogo urgente ai dirigenti comunali e funzionari che hanno progettato e realizzato le piste ciclabili. “Il network delle piste ciclabili”, come lo aveva chiamato il sindaco durante un’intervista a tutto campo è risultato un flop.

Al sopralluogo per vedere di cambiare rotta e apportare le attese modifiche dovevano prendere parte anche alcuni consiglieri comunali.

Il primo cittadino in queste settimane ha raccolto decine di lamentele sulla realizzazione delle nuove corsie, costruite senza alcun criterio e in zone dove non si vede passare un ciclista neppure a pagarlo.

Le nuove corsie per le bici sono state realizzate in prossimità di esercizi commerciali, meccanici, gommisti, passi carrabili dove sono stati lasciati varchi liberi occupati dalle auto. Lungo le piste anche i cassonetti per la spazzatura. Uno scenario da incubo. Non solo ma in alcune zone i blocchi di cemento sono spariti o spostati.

Un appalto da 8 milioni di euro che ha stravolto la vita dei residenti che non riescono a trovare più parcheggi nelle zona di residenza. Un non senso che è stato oggetto di servizi televisivi e articoli di giornale che hanno messo in evidenza la totale approssimazione per quella che è stata spacciata come rigenerazione urbana.

Un obbrobrio costato tantissimo che ha creato solo disagi ai residenti senza realizzare veri servizi.

Basta pensare a cosa è diventata la via Oreto. La strada che collega l’autostrada al centro cittadino. L’ultimo tratto per realizzare 20 centimetri di pista ciclabile e i parcheggi per le auto a ridosso dei cordoli gialli, è diventata un’arteria a una corsia. Con un traffico pazzesco perenne con buona pace per la serenità dei residenti e i polmoni di chi vi abita. Lo smog in quel tratto finale è a livelli altissimi. Alla faccia della salubrità ambientale, della mobilità dolce e dell’abbattimento del traffico cittadino.

Vedremo quando l’ordine del sindaco per rivedere le piste ciclabili, senza ciclisti, sarà messo in pratica dalla macchina amministrativa che almeno fino ad oggi e da due settimane sembra ignorare le disposizioni del sindaco Lagalla.