Il ministero delle Finanze dovrà versare oltre 700 mila euro nelle casse del Comune di Cinisi per l’addizionale sui diritti d’imbarco dell’aeroporto Falcone Borsellino, che ricade nel territorio del Comune palermitano. Si è concluso il lungo braccio di ferro giudiziario tra l’ente locale e ministero, con quest’ultimo condannato in Cassazione, quindi in via definitiva, a dover versare per l’esattezza 750 mila euro circa. Una somma frutto dei mancati pagamenti relativi al periodo compreso tra il 2005 e il 2015.
“Un risultato storico, che restituisce giustizia e risorse alla nostra comunità – dice il sindaco di Cinisi Vera Abbate – Fondamentale è stato il lavoro congiunto tra le amministrazioni coinvolte e l’Ancai, l’associazione nazionale comuni aeroportuali italiani, che ha supportato i Comuni in questa battaglia legale. Grazie all’impegno dell’Ancai e alla collaborazione tra le amministrazioni la Corte ha chiarito definitivamente a quale giudice spettasse la decisione, portando così il Ministero a riconoscere quanto dovuto”.
Una somma importante, quella ottenuta da Cinisi, già accantonata in bilancio, che potrà ora essere utilizzata per progetti e servizi a favore della collettività.






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