E’ durato poco più di 24 ore il nuovo scandalo targato ‘indagine di Crocetta’. Appena il tempo di denunciare disabili gravi inesistenti, assistenza data anche ai morti e numeri che non tornano, che il governatore è stato costretto a fare la sua ennesima marcia indietro.

A contestare i numeri della Regione sono stati undici sindaci che hanno messo nero su bianco la loro verità minacciando azioni legali.

tre giorni per attacccare, due ore per smentirsi da solo: “Per evitare ogni equivoco non ho mai sostenuto che i dati dei distretti sanitari siano falsi, ho detto semplicemente che sono differenti da quelli delle Asp che sono più realistici perché i soggetti con disabilità gravissime hanno bisogno si cure sanitarie oltre che di assistenza”.

Poi Crocetta tenta di giustificare l’errore dei suoi uffici: “La difformità dei dati dipende da una sola considerazione: i distretti sulla base di direttive passate dell’assessorato regionale alla Famiglia – hanno messo in un unico elenco i disabili gravi con quelli gravissimi. In questo modo i disabili gravissimi hanno avuto la stessa assistenza dei gravi, quindi insufficiente”.

Ma nonostante tutto Crocetta conclude: “Stiamo facendo un lavoro di verità e non ho mai detto che sia stata data assistenza ai morti con fondi pubblici”.

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