Dopo le varie diffide del MoVimento 5 Stelle per sollecitare il procedimento amministrativo per le modifiche sostanziali per l’ampliamento della sesta vasca della discarica di Bellolampo, dal Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti e dal Dipartimento regionale Ambiente sembrano non arrivare segnali positivi: tutto è fermo da diversi mesi, mentre la situazione si fa sempre più critica. Per interrompere l’inerzia che caratterizza questa vicenda, i parlamentari del M5S Adriano Varrica e Caterina Licatini (componenti della commissione ambiente della Camera) insieme ad Aldo Penna, il deputato Ars, Giampiero Trizzino, e i consiglieri comunali cinquestelle di Palermo, Antonino Randazzo e Concetta Amella, ora minacciano di ricorrere ad un esposto in Procura, dopo che nelle scorse settimane avevano inoltrato una diffida affinché si provvedesse con la massima urgenza ad adottare ogni utile iniziativa e atto dovuto al fine di definire il procedimento amministrativo avviato su iniziativa del gestore del servizio di smaltimento dei rifiuti RAP S.p.A..
“Tra qualche settimana la sesta vasca dovrà chiudere e per la settima vasca ancora non è stata assegnata neanche la progettazione esecutiva, con un ritardo di oltre 6 mesi rispetto al cronoprogramma – denunciano i portavoce del MoVimento 5 Stelle – Se entro sette giorni non vi saranno significative novità rispetto alla chiusura, in un senso o nell’altro, del procedimento autorizzatorio della sesta vasca, dando seguito alla diffida del 13 agosto, procederemo ad un esposto presso la Procura della Repubblica di Palermo. A seguire, se la Regione dovesse malauguratamente decidere di spedire in emergenza i rifiuti in altre discariche o ancor peggio all’estero, allora coinvolgeremo anche la Corte dei Conti affinché si occupi di questo caso”.
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