L’ Italia dovrà pagare un’altra maxi multa da 30 milioni di euro per non aver rispettato una sentenza del 2 dicembre 2014 emessa dalla Corte di Giustizia europea che aveva imposto la bonifica di 198 discariche irregolari. Oggi a livello nazionale il numero si è ridotto a 155. In Sicilia sono 12 le discariche contestate e soltanto una è ritenuta sanata.

Lo racconta oggi il Giornale di Sicilia che riparte da una nota del Movimento Cinque Stelle secondo cui ‘per ciascuna di queste discariche la sanzione è di 200 mila euro ogni sei mesi di ritardo, mentre quella di Priolo pesa per 400 mila euro’. Dopo la prima multa da 2,6 milioni per non aver rispettato la prima scadenza fissata a giugno 2015, ora è arrivatala seconda mazzata da 2,4 milioni. E si andrà avanti così fino a quando i siti non saranno tutti messi in regola.

In Sicilia la vicenda riguarda la realizzazione, una ventina di anni fa, di discariche in varie province dell’ Isola senza particolari vincoli vista la particolare situazione di emergenza rifiuti. Nel 2003 l’ Europa chiese che venissero bonificate avviando una procedura d’ infrazione. Dei 12 siti, in Sicilia solo uno è scomparso dalla lista ed è quello della rada di Augusta. Gli altri sono ancora nel mirino dell’ Ue: si trovano a San Filippo del Mela in contrada S. Agata, a Cammarata in contrada San Marino, a Racalmuto nella zona di Oliva Troiana, a Siculiana in contrada Scalilli, a Leonforte in contrada Tumminella, ad Augusta zona campo sportivo, a Paternò in contrada Petulenti, a Monreale in contrada Zabbia, a Mistretta in contrada Muricello, a Cerda in contrada Caccione e infine a Priolo Gargallo (penisola Magnisi).

La Regione si difende scaricando sui comuni ogni responsabilità “Sono in corso le procedure per la bonifica dei siti, molti dei quali non sono più neanche inquinanti – dice l’assessore Vania Contrafatto che ai grillini manda a dire -Li ringrazio mi danno l’opportunità di essere ogni giorno sui giornali, ma mi piacerebbe per una volta avere da loro anche proposte o idee per risolvere le questioni”.

 

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