È durato tre anni il sequestro dei beni di Ottavio Lo Cricchio, imprenditore vitivinicolo di Partinico. Nel febbraio del 2013 Lo Cricchio era stato colpito dal provvedimento perché sospettato di avere stretti rapporti con la famiglia mafiosa Vitale e sarebbe stato anche in contatto con il pentito Giovanni Brusca.

Ottavio Lo Cricchio, difeso dall’avvocato penalista, Raffaele Bonsignore, coadiuvato dal perito di parte il commercialista alcamese Adriano Cataldo,  ha dimostrato l’estraneità alle accuse. E per i beni del commerciante ieri è scattato il dissequestro con un decreto del collegio giudicante guidato dal nuovo presidente dell’ufficio Misure di prevenzione Giacomo Montalbano, nel frattempo subentrato alla inquisita dottoressa Silvana Saguto, coinvolta in un’indagine sulla mala gestione dell’ufficio.

Dunque da ieri la società San Domenico Vini che si occupa di trasformazione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli riprende la sua normale attività tornando nuovamente in possesso della famiglia Lo Cricchio.