Diventera’Bellissima si riorganizza e passa alla fase due per radicarsi nei territori, in modo più capillare. E lo fa con un “congresso di transizione” che traghettera’ il movimento politico creato nel 2014 dal neo eletto presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, fino alle politiche di marzo.
“Questo è un momento importante – ha detto Musumeci, aprendo i lavori del congresso in un hotel a Palermo – si ricompone una comunita’ umana e politica che nella geografia appartiene alla cultura del centro destra ma anche a quel centro sinistra che si e’ sentito tradito e vilipeso. Ci sono tante persone che provengono da una stessa storia, ma anche persone che provengono dalla sinistra che non andavano a votare da anni e alle quali abbiamo presentato un programma che e’ sembrato credibile e concreto”.
“Questo congresso – ha aggiunto – serve a riorganizzare il nostro movimento che da struttura orizzontale si trasforma in struttura verticale radicata nel territorio. Eleggeremo il coordinatore regionale e l’assemblea che nei prossimi giorni esprimerà la direzione regionale, mentre nelle prossime settimane vedremo di essere presenti nel territorio con i coordinatori provinciali”.
Poi Musumeci, riferendosi alle prossime politiche e alle ambizione del “suo” movimento di andare oltre lo Stretto, ha detto: “In Sicilia rappresentiamo una buona fetta di elettorato. Questo congresso dovra’ anche dare alcune indicazioni su come comportarsi alle prossime elezioni politiche. Lo faremo cercando un’interlocuzione credibile
vicino alla nostra alla nostra collocazione, alternativa a questa sinistra dogmatica e chiacchierona e incapace di
governare e alla demagogica ipocrisia dei Grillini che hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza”.
Nella sala gremita dell’albergo palermitano sono presenti i cinque parlamentari di Diventera’bellissima, Giusi Savarino, Alessandro Arico’, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo e Giuseppe Zitelli, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, già componente della cabina di regia del movimento, insieme a Arico e Savarino. E ancora l’ex
esponente di An Fabio Granata e l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, capo della campagna elettorale di Musumeci, che, secondo indiscrezioni, l’assise di oggi dovrebbe designare coordinatore regionale di Diventera’Bellissima.
“Si chiude una fase e se ne apre un’altra. La prima ci ha portato alla conquista della presidenza della Regione. Per la prima volta dopo 71 anni di statuto un uomo di destra è diventato presidente della Regione siciliana. E questo è un dato storico, che fa onore a chi avverte quel senso di appartenenza, che da qualche giorno allento per mantenere
quello dell’identita’, perchè il presidente della regione deve essere il presidente di tutti, dato che e’ eletto dal popolo e
per questo deve appartenere al popolo”.
Ma Musumeci ha affrontato anche il tema dell’elezionedi Miccichè e delle polemiche sui franchi tiratori “Non mi occupo delle vicende di casa altrui. Prendo atto che il candidato presidente dell’Ars del centro destra è stato eletto con una maggioranza che conferma quella della coalizione e che registra ulteriori contributi. Quando arrivano i voti da altri schieramenti è sempre un fatto positivo”.
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