Domani ricorre il trentaquattresimo anniversario dalla tragica morte del Commissario della Polizia di Stato Giuseppe Montana, proditoriamente ucciso in un agguato mafioso al rientro da una gita in barca a Porticello.
Alle 10, si svolgerà la cerimonia di commiato sul luogo del vile attentato, nel corso della quale verrà deposta una corona di alloro sulla stele in marmo dedicata al ricordo dell’estremo sacrificio di Montana.
Il 28 luglio del 1985, proprio nella frazione marinara di Santa Flavia, “Cosa Nostra” decise di interrompere barbaramente l’azione di contrasto alle cosche mafiose che Montana, fino a quel momento, aveva brillantemente condotto, attraverso l’instancabile lavoro a capo della Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile di Palermo.Onestà ed abilità professionali non comuni fanno di lui, ancora a distanza di tanti anni, uno dei principali punti di riferimento e di esempio per tutti.
Lo Stato ha onorato il suo estremo sacrificio conferendogli, il 26 settembre 1986, la Medaglia d’Oro al Merito Civile, con la seguente motivazione: “Sprezzante dei pericoli cui si esponeva nell’operare contro la feroce organizzazione mafiosa, svolgeva in prima persona e con spirito d’iniziativa non comune, un intenso e complesso lavoro investigativo che portava all’identificazione e all’arresto di numerosi fuorilegge.
Sorpreso in un agguato, veniva mortalmente colpito da due assassini, decedendo all’istante. Testimonianza di attaccamento al dovere spinto fino all’estremo sacrificio della vita. Palermo, 28 luglio 1985”.
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