Palermo dice addio al notaio e pilota di aerei Domenico Zalapì, morto a 85 anni a causa di una malattia aggravata anche per l’età avanzata. Era molto conosciuto non solo come professionista ma anche per la sua grande passione per gli aerei. Aveva il brevetto per poter volare e sovente, anche quando gli anni si sono fatti tanti, si metteva a bordo di un velivolo. E sorvolava i cieli siciliani, con la fierezza e la felicità di sempre.

La sua vita professionale

Domenico, conosciuto con il diminutivo di Dino, professionalmente aveva operato tra Palermo e Bagheria prevalentemente. Ma nel corso degli anni aveva anche esercitato nel Catanese. Tra una “scartoffia” e l’altra però infilava sempre la sua grande passione per il volo. Si era anche iscritto al Voloclub Albatros di Termini Imerese dove con altri amici condivideva questa grande passione.

Il ricordo del suo club

“Il nostro amico notaio e pilota Domenico Zalapì è venuto a mancare – ricorda proprio il club termitano -. Con lui abbiamo condiviso avventure straordinarie e lunghe ore di volo per trasferte e viaggi memorabili come quelli a Torino o in Sila. Perdiamo una splendida figura che ha contribuito alla creazione dell’Aviosuperficie di Termini Imerese. Lo ricordiamo come uomo di squisita cortesia, brillante, allegro, animato da un’inesauribile passione per il volo. Notaio che si è sempre distinto nella sua carriera professionale, instancabile navigatore di mare, terra e cielo. Noi tutti ci stringiamo alla Sua famiglia. Ciao Dino , vola alto!”.

Il ricordo degli amici

Sono tanti anche gli amici che lo hanno voluto ricordare sui social. Le loro frasi toccanti hanno aiutato soprattutto a fasi un’idea anche a chi non conosceva il “notaio volante”. “Ciao Dino, Pilota di Idrovolante, fai buon viaggio e veglia su di noi….” scrive Graziano Mazzolari. “Adesso non hai alcun limite di altezza, distanza e tempo! – scrive invece Toni Signore -Il Tuo cielo sarà sempre azzurro!!”. “Grande uomo! Sorprendente in tutto – racconta invece Salvo Matranga -. Anche nella sua nobile modestia!”.

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