Il sottopasso dello svincolo di Bolognetta nel palermitano verrà aperto per la prima volta al traffico veicolare, l’11 ottobre alle ore 10:30, alla presenza del Prefetto Maria Teresa Cucinotta

La nota della prefettura

“L’apertura alla circolazione stradale, ad oltre un ventennio dalla realizzazione dell’opera, è frutto dell’impegno della commissione straordinaria che, in sinergia con l’Anas, ha provveduto a rimuovere gli elementi di rischio presenti sulle bretelle di collegamento e a migliorare gli standard di sicurezza stradale con interventi di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza del bivio”, afferma una nota della prefettura.

“Questi lavori, realizzati con parte dei fondi stanziati dal Ministero dell’Interno a favore degli enti in gestione commissariale, sono stati ultimati il 6 ottobre scorso consentendo finalmente l’apertura alla pubblica fruizione a beneficio della comunità di Bolognetta e dei Comuni limitrofi”, prosegue la nota.

I lavori conclusi nel 2002

I lavori del sottopassaggio, della strada statale 118 che collega Bolognetta e Marineo, si sono conclusi nel mese di maggio del 2002. In questi 20 anni nessun automobilista l’ha mai attraversato e tantomeno ne ha sollecitato l’apertura. Fino ad oggi per attraversare il bivio si continuano ad utilizzare le bretelle laterali, notevolmente ristrette dopo i lavori, che immettono nella rotatoria.

L’opera, inserita tra gli interventi regionali con richiesta di finanziamento Cipe, è costata 2 milioni di euro e doveva servire a regolare un flusso automobilistico stimato (forse sovrastimato) in 8.000 mezzi al giorno. Alla realizzazione del “sottovia scatolare” si è fortemente opposto il “comitato per un bivio sicuro” costituito nel 1996 da un gruppo di cittadini di Bolognetta. Il comitato, attraverso incontri ed assemblee pubbliche, ha contestato duramente il progetto con esposti inviati al Tar, al CGA, alla provincia regionale di Palermo, al Prefetto, al Presidente della Camera dei Deputati, alla Procura della Repubblica, ritenendo che “il canalone sarebbe stato inutile e dannoso per la vita civile, per l’ambiente e l’economia di Bolognetta”.

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