Palermo

Dopo cinque anni di stop riapre il museo etnografico Pitrè, completato la riorganizzazione dell’allestimento

Con la scopertura di un busto di Giuseppe Pitrè da parte del sindaco Leoluca Orlando, dell’Assessore Mario Zito e della Direttrice Eliana Calandra oggi pomeriggio è tornato in attività dopo cinque anni il “Museo Pitrè” a conclusione dei lavori di completa riorganizzazione dell’allestimento.

La riapertura del Museo Etnografico Siciliano – tuttavia ancora non aperto al pubblico – è stata fatta in occasione dell’anniversario dalla nascita di Giuseppe Pitrè, avvenuta nel 1841 in un’umile casa del quartiere del Borgo Vecchio.

Da domani prenderà avvio la rassegna “Accendiamo una luce al Museo Pitrè”, performances in streaming ispirate alle tradizioni popolari, che saranno trasmesse direttamente dalle sale del museo.

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“Un museo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare – ha detto il sindaco Leoluca Orlando -, non è un luogo in cui un patrimonio viene chiuso e soltanto custodito, ma un luogo che vive, coltiva sapere e cultura. Ancor di più un museo come il “Pitrè” che custodisce certamente ma ancor di più racconta la nostra storia, la nostra vita fatta di piccoli e grandi oggetti, abiti nobiliari e semplici vesti contadine, giocattoli di bambini e attrezzi da lavoro. In questo lungo periodo il Museo Pitrè non si è mai fermato, ma grazie alla passione di chi lo dirige e di chi vi lavora, si è rinnovato, è divenuto un museo moderno pur mantenendo, e non poteva essere altrimenti, ferme le sue radici e la sua missione per valorizzare una straordinaria collezione etno-antropologica che racconta la storia di Palermo e della Sicilia. In questo Natale diverso dal solito, in un momento in cui più che mai occorre avere e alimentare la speranza, questa riapertura è comunque un segnale importante, una delle tante luci accese in questi giorni e che ancora una volta conferma come la Cultura e le Culture sono motore della nostra comunità.
Aspettiamo pazientemente di poter accogliere anche i visitatori e i turisti in questo ritrovato gioiello del sistema museale cittadino, certi che comunque da subito e nei limiti delle restrizioni contro il Covid, studiosi e ricercatori gioiranno delle possibilità offerte del museo”.

“Il pessimismo pandemico non ci impedisce di accendere luci di speranza in città – ha commentato l’assessore Mario Zito.-. Certamente aprire un museo nel momento in cui le visite sono “sospese” può apparire un paradosso, ma oggi facciamo nostre e traduciamo in azione concreta le innumerevoli istanze di attenzione dei cittadini, degli studiosi e degli studenti, che da oggi potranno tornare a fruire della collezione per i propri studi. I musei infatti in realtà in questo momento storico non hanno mai chiuso, ma hanno continuato la propria ricerca storico-critica, la rilettura e la riflessione sulle proprie collezioni e sul ricco materiale in deposito, il dialogo con i visitatori virtuali attraverso attività in streaming. Il Museo Pitrè è vivo ed arricchisce il percorso cittadino demo-etno-antropologico che comprende tante altre istituzioni pubbliche e private”

La rassegna “Accendiamo una luce al Museo Pitrè” inizierà domani con lo spettacolo dell’Opera dei Pupi, a cura della famiglia Agramante, dal titolo “Il Genio, luce di Palermo”. Seguiranno, per tutto il periodo delle festività natalizie, performances teatrali, concerti di canti tradizionali siciliani, spettacoli nei quali lo stesso Pitrè rivivrà virtualmente nelle sale del suo Museo e molto altro ancora. Il calendario degli eventi con i relativi link per visualizzare gli spettacoli in streaming sarà pubblicato sui canali istituzionali del Comune.

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