“La doppia preferenza di genere è una stortura del sistema elettorale che permette di controllare il voto mascherando questa norma come se nascesse per rispettare le donne. Non è così. La legge va cambiata per impedire questo inaccettabile strumento di controllo”.

Così’ Giuseppe Milazzo capogruppo di Forza Italia spiega a BlogSicilia la sua iniziativa legislativa che ha causato il ‘sommossa’ di molte donne in politica.

“Io non vedo nessuna rivolta delle donne, al contrario ricevo complimenti e inviti ad andare avanti da molte donne sia sul mio profilo Facebook che personalmente. Questa legge non è contro le donne. Al contrario nasce proprio dall’esigenza di rispettare le donne più di quanto non si sia fatto fino ad oggi”.

Con questa legge – spiega Milazzo – le donne vengono infilate in un meccanismo elettorale al solo scopo di usarle per rafforzare la posizione politica di alcuni uomini. Nelle scorse amministrativa abbiamo assistito a candidati uomini apparentati con tre o quattro donne. Insomma si affiancava una donna che portava cons e 30 o 40 voti per fare la differenza sulla posizione di un uomo che il partito decideva di far arrivare davanti a un altro candidato”.

Milazzo fa un esempio esplicativo “Dividendo l’elettorato era facile, e lo sarebbe ancora, controllare il voto verificando le coppie di preferenze. Insomma il candidato Francesco si presentava ad un gruppo di persone/elettori con la candidata Giulia e a un altro con la candidata Laura. Contando i voti espressi per Francesco e Giulia era facile capire se le promesse di voto erano state rispettate da un certo gruppo elettorale e, parimenti, contando i voti per Francesco e Laura. Alla fine Francesco veniva eletto sapendo anche chi lo aveva votato mentre Giulia e Laura no ed erano solo state usate per il risultato di Francesco”

“Le donne – continua Milazzo – sono importanti in politica e non soltanto. Sono importanti anche più degli uomini e non hanno bisogno di queste ‘riserve indiane’. In tante mi hanno rappresentato, in questi giorni, la loro gratitudine esprimendo proprio questo concetto: ‘basta con le riserve, con lo sfruttamento politico, con l’essere indicate come coloro che hanno bisogno di un aiutino quasi fossimo minoranze svantaggiate’ e questo è lo spirito della mia proposta di legge”

Milazzo insiste sul significato politico della norma “Così come è la legge elettorale altera il risultato delle elezioni e interviene modificando la reale portata delle preferenze”.

Dunque ribadisce con forza la propria convinzione dell’importanza delle donne in politica  ricordando di aver predisposto lui stesso liste con tante donne in corsa “sono andato ben oltre la quota di presenza femminile stabilita per legge. Non c’è alcun bisogno della doppia preferenza per capire che le donne sono più importanti degli uomini in molti contesti e sono un valore aggiunto. Ploi il rispetto pe rle donne la politica dovrebbe mostrarlo anche in altri modi e non soltanto a livello elettorale e nella composizione delle liste. Ci sono le nomine che si possono fare direttamente. La mia idea è quella che servano più donne in giunta, più donne nei posti di sottogoverno, più donne nelle Asp, nelle direzioni sanitarie e così via. Ci sono mille altri modi per dimostrare che le donne sono utili e necessarie ma tutto deve passare attraverso un coinvolgimento vero e reale”

 

 

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