“Lavoravo in un tugurio dove non avevo nulla, solo un lettino per le visite, lo stesso ancora utilizzato dai miei colleghi; un lettino fragile che non reggerebbe un paziente sovrappeso. Però la ministra Lorenzin diceva che in quella guardia medica andava quasi tutto bene”.

Lo ha detto Serafina Strano, la dottoressa violentata nella notte tra il 18 e il 19 settembre scorso, mentre era di turno alla guardia medica di Trecastagni (Ct), intervenendo a Palermo a un’iniziativa per far luce sulle condizioni delle donne medico e sui rischi a cui sono sottoposte nei luoghi di lavoro. L’incontro si svolge a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune.

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