Dopo il 4 marzo il panorama politico italiano e siciliano cambierà ma non saranno le elezioni a determinare il cambiamento. C’è aria di guerra e scissioni nei partiti e nelle coalzioni. A sancire questo clima sono state le scelte maturate nella definizione delle liste.

Il più litigioso è il Pd dove Matteo Renzi ha fatto fuori senza pensarci due volte tutti gli oppositori interni. In Sicilia non c’è spazio per Crocetta e Lumia ma neanche per gli uomini di Cracolici e compagni. Ed è proprio Cracolici a promettere diaspore e scissioni dopo le elezioni nonostante a livello nazionale un altro leader di opposizione come il Ministro Andrea Orlando abbia detto che non è questo il momento delle polemiche. Tutto rinviato al 5 marzo dunque. Con un prologo probabilmente martedì quando l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta ha annunciato che terrà una conferenza stampa a bocce ferme proprio su questo tema

Ma intanto si trova spazio per gli alleati come Salvatore Cardinale di Sicilia Futura che torna a piazzare la figlia e per i nuovi ingressi come il Mov 139 di Orlando che piazza Giambrone.

TUTTI I CANDIDATI DEL CENTROSINISTRA-PD IN SICILIA

Non c’è pace neanche a destra dove la coalizione deve rinunciare a Marco Campione indicato ad Agrigento ma che ringrazia e rifiuta. Il Presidente di Girgenti acque è fra gli indagati nella maxi inchiesta che riguarda proprio la società di gestione idrica. Ma il problema più grosso Miccichè lo ha a Trapani con il senatore D’Alì che è nell’elenco dei candidati ma annuncia la sua polemica rinuncia. “Non essendo stata convocata alcuna riunione del partito di Forza Italia in Sicilia per le candidature, apprendo da notizie di stampa della definitiva composizione di listini bloccati di Forza Italia in Sicilia, che mortificano la Sicilia e, in particolare, la provincia di Trapani. Invito il coordinatore regionale Miccichè, che non manca occasione per mortificare il sottoscritto e i nostri elettori, – conclude – a non disporre della mia candidatura”.

Ma per parte sua Miccichè risulta essere il vero mattatore nella scelta dei candidati infarcita di fedelissimi, figli e mogli e di nuovi approdi proprio da lui voluti. C’è anche quelche deroga alla regola generale

TUTTI I CANDIDATI DEL CENTRODESTRA IN SICILIA

In casa 5 stelle Ornella Bertorotta finisce in una inchiesta e rinuncia alla corsa per la rielezione così la senatrice uscente catanese lascia e scatta la candidatura del primo dei supplenti scelti durante le Parlamentarie 5 stelle. Anche a Palermo subentra uno dei supplenti, Fabio Trentacoste al posto di Alberto Samonà escluso dai garanti dopo le verifiche ma non si conosce il motivo. Continua, intanto, la polemica generale degli esclusi che dal movimento non ricevono risposte e che vengono, però, tacciatio dagli attivisti di non essere veri 5 stelle e di non approcciare la candidatura con spirito di servizio

TUTTI I CANDIDATI 5 STELLE USCITI DALLE PARLAMENTARIE

Infine proprio oggi a Palermo Pietro Grasso apre la campagna elettorale di Liberi e Uguali. Neanche lì mancano le liti sulle scelte e sui nomi ma il Presidente del Senato non si scompone e lancia dal teatro Santa Cecilia la sua ricetta per l’Italia con un partito dato dai sondaggi al momento fra il 6 e il 7% che forse, e solo forse, potrebbe puntare a fare l’ago della bilancia della sinistra con le inevitabili alleanze dopo voto.

Mancano poche ore al deposito delle liste dei candidati e c’è da scommettere in nuove e ulteriori polemiche visto che il termine per la presentazione scade domani alle 20. Così come difficilmente mancheranno sorprese nei primi giorni di febbraio che potranno venire dalle verifiche di regolarità che saranno fatte dagli uffici elettorali.

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