E’ pronta la macchina per le comunali siciliane di domani domenica 10 giugno (voto dalle 7 alle 23) (ballottaggio il successivo 24 per le 19 città sopra i 15 mila abitanti) che riguardano 138 comuni su 390 tra cui i capoluoghi Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, e Trapani.
Un test importante per partiti, movimenti e soprattutto le coalizioni che risultano divise in molti centri. Al voto sono chiamati 1.657.147 elettori (692.224 solo nei capoluoghi) che voteranno in 1942 sezioni per eleggere sindaci e un esercito di 1806 consiglieri comunali.
Nei cinque capoluoghi i candidati a sindaco sono 31: 5 a Trapani, 7 a Siracusa, 7 a Ragusa, 7 a Messina, 5 a Catania. A Messina si ripresenta il sindaco “no ponte” Renato Accorinti e a Catania il sindaco Enzo Bianco ma senza il simbolo Pd nelle liste che lo appoggiano: il partito ha preferito non presentarlo.
Le comunali siciliane sono anche un test per M5s e Lega per misurarsi da avversari, seppure alleati a Roma. Ma anche un voto per capire quale partito avrà la leadership nel centrodestra che, a parte Catania, si presenta spaccato un po’ ovunque e se il Pd riuscirà a ritrovare il sorriso dopo le batoste alle regionali e alle politiche.
A Trapani si torna a votare dopo l’elezione choc dell’anno scorso quando al ballottaggio non fu raggiunto il quorum dei votanti necessario per eleggere l’unico rimasto in corsa dopo il ritiro dell’altro candidato sindaco (Girolamo Fazio), travolto da un’inchiesta di corruzione nel pieno della campagna elettorale.
Spaccature e divisioni sia nel centrodestra che nel centro sinistra a Ragusa, dove in sette si contendono la poltrona di sindaco, lasciata da Federico Piccitto (primo sindaco M5S in Sicilia) dopo un mandato. Al suo posto i pentastellati hanno candidato l’attuale presidente del consiglio comunale, Antonio Tringali, che dovrà respingere l’assalto che gli portano i candidati del centro destra: i consiglieri comunali uscenti Sonia Migliore e Maurizio Tumino che godono dell’appoggio rispettivamente di 5 e 4 liste. A destra c’e’ anche Giuseppe Cassì, appoggiato anche da FdI. Nel centrosinistra il candidato del Pd è il segretario cittadino Giuseppe Calabrese appoggiato da 5 liste.
Voto anche in 12 circoscrizioni di Messina e Catania. L’assessore regionale alle autonomie locali, Bernadette Grasso, ha emanato una modifica all’atto d’indirizzo sulle operazioni di scrutinio: gli scrutini delle votazioni per il sindaco e il consiglio comunale dovranno essere effettuate senza interruzione dopo la chiusura dei seggi. Ma se le operazioni – dice l’assessore – dovessero concludersi oltre le 3 di lunedì 11 giugno i presidenti di seggio dovranno sospendere le operazioni di scrutinio per l’elezione dei consigli di circoscrizione per riprenderle alle ore 9.
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