E’ partita, più o meno in sordina, la campagna elettorale per il prossimo sindaco di Palermo.
Tra un Orlando che ha perso l’opportunità di affiancare l’amica Hilary Clinton nel suo percorso di conquista del mondo andando a lavorare per l’Onu ed un Fermanelli che ha anticipato la volata verso le elezioni andando in lungo ed in largo per la città con la sua palermocrazia, sono poche le certezze sulla prossima tornata elettorale dove non è chiaro dove saranno collocate la Forza Italia di Miccichè, l’ncd di Alfano e finanche il PD di Renzi e Faraone.
La corsa, in questi ultimi giorni, sembra tutta orientata a demolire i 5 stelle che con la vicenda delle firme false alle ultime elezioni comunali hanno perso in credibilità ma non certamente il consenso popolare in maniera consistente.
Ma un progetto per Palermo per i prossimi anni è urgente e sono tante le questioni sul tavolo: dai cantieri sempre aperti, e spesso troppo fermi, alla visione di città metropolitana, alla ZTL, alle periferie, fino a giungere alla questione del verde pubblico e del parco della Favorita.
Ed è su questo ultimo aspetto che desideriamo soffermare la nostra attenzione perché c’è qualcosa che non torna nelle tante discussioni che hanno coinvolto l’amministrazione comunale e tutte le parti politiche sul futuro del principale e più grande parco cittadino. Tante le idee in campo: dalla chiusura permanente a quella ad oltranza, dalle manutenzioni migliorative alle ristrutturazioni a vocazione culturale. Tante idee, tanti progetti ed una unica certezza: la presenza di prostitute, nigeriane e non, all’interno dei viali della Favorita.
E’ una circostanza imbarazzante, per chi il parco lo attraversa ogni giorno per motivi logistici o semplicemente sportivi. Il parco può cambiare, le erbacce potranno essere eliminate così come la spazzatura ed i rifiuti da scampagnata, i percorsi per i runner ottimizzati e modernizzati, i viali messi in sicurezza, i monumenti ristrutturati. Ma una certezza alberga tra quei viali: la presenza di prostitute a tutti gli orari del giorno e della notte.
Ci chiediamo cosa ne pensi di questa vicenda il sindaco in carica, se ne pensa qualcosa. Ci chiediamo cosa ne pensi il prossimo sindaco candidato o candidabile che sia.
Certo è questione di interesse nazionale, quello afferente la prostituzione in generale e la prostituzione di strada in particolare.
Certo è questione che non può essere affrontata e risolta da un sindaco in solitudine. Certo però parlare e pontificare di un parco cittadino così grande e del suo futuro senza voler considerare che si tratta comunque di una delle principali “piazze” della prostituzione di strada, dello sfruttamento e della tratta delle schiave della nuova era costituisce una ipocrisia ed una mancanza di attenzione per i cittadini che a chi scrive torna intollerabile.
La nostra non è una posizione bigotta o integralista. Non stiamo affermando che il parco della Favorita debba essere sgomberato con forza dalla sua offerta permanente di sesso a pagamento. Vorremmo semplicemente che l’attuale sindaco ed il prossimo della nostra città affrontassero anche questa questione, insieme alle altre.
E se la Favorita dovrà essere la Favorita del sesso a pagamento per sempre, che lo si dica, ce ne faremo una ragione. Almeno il nostro Sindaco, in questo caso, avrà mostrato di avere una visione e di portarla avanti con coerenza.
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