Ci sarebbero alcuni funzionari dell’assessorato regionale al Territorio e dell’Ufficio Attività produttive del Comune di Palermo tra gli indagati per abuso d’ufficio e violazione di norme ambientali nell’inchiesta che oggi ha portato al sequestro preventivo del lounge club Cala Levante.

Iscritti nel registro degli indagati anche i titolari della società che gestisce la struttura. L’indagine è stata coordinata dal pm Bernardo Petralia.

L’indagine sarebbe nata dall’esposto di alcuni cittadini residenti nella zona dell’Addaura, luogo in cui si trova il Cala Levante, assistiti dall’avvocato Carlo Pezzino Rao.

Secondo gli inquirenti i titolari avrebbero potuto svolgere, in base alla legge, soltanto attività balneare, invece, grazie a illegittime concessioni demaniali, sono stati realizzati un ristorante, una discoteca e un pub.

Nell’indagine è confluita una relazione della Sovrintendenza che parla di “stravolgimento dell’orografia dei luoghi”.