Non arriverà all’Ars prima di martedì il bilancio della Regione Siciliana e la finanziaria regionale più volte annunciata ma messa nero su bianco solo nel pomeriggio di oggi. La giunta ha approvato un bilancio completo ma con una finanziaria tecnica allegata. Solo 15 articoli per salvare i precari, garantire le spese correnti e obbligatorie e poco di più. Un provvedimento emanato quando mancano 14 giorni alla scadenza dei termini e dunque al ricorso obbligatorio all’esercizio provvisorio con tutto ciò che ne consegue.

“La manovra conta di 15 articoli – spiega il governatore Rosario Crocetta in una nota – è una misura essenziale che destina risorse in via prioritaria a enti locali, lavoratori, precari e a tutti gli enti finanziati dalla Regione mettendoli in sicurezza per l’intero anno senza soluzione di continuità per evitare che si verifichino situazioni del passato approvando bilanci provvisori che hanno creato disparità tra i lavoratori”.

“Rassicuriamo tutti – prosegue – sono previste risorse per la continuità del lavoro dai consorzi di bonifica agli enti teatrali”. “Si tratta di una legge di bilancio – sottolinea Crocetta – che continua il percorso avviato nei mesi scorsi con il governo e che ci ha consentito di lavorare al pareggio di bilancio”.

“Ringrazio la giunta e l’assessore Baccei per il rigoroso lavoro svolto – aggiunge Crocetta – dato che pur mantenendo una linea di rigore si tutelano le fasce più deboli”. A proposito dei forestali precisa: “Non è vero che c’è una scopertura di 110 milioni di euro. Credo sia fondamentale che la manovra sia approvata entro il 31 dicembre, senza ricorrere all’esercizio provvisorio. Il documento conta di 15 articoli e si è nelle condizioni di approvarlo serenamente. Non abbiamo inserito norme ad personam ma ci siamo occupati di questioni generali”.

Una finanziaria tecnica ai limiti della legittimità per far presto quindi. Nonostante i tempi stretti e i tanti dubbi, ieri la giunta ha trovato anche il tempo per nominare l’ex assessore alla Formazione, la giovanissima Nelli Scilabra, alla guida del fondo pensioni della Regione, un incarico in passato ricoperto sempre da dirigenti generali ai vertici della burocrazia regionale.

Mentre si aspetta l’avvio dell’analisi del documento economico finanziario della Regione in Commissione martedì, già si parla delle elezioni regionali del prossimo autunno. Oggi la direzione regionale del Pd ha analizzato il dopo referendum e già il primo renziano di Sicilia, Davide Faraone ha ribadito, con un post sul suo blog, l’esigenza di ricorrere alla primarie per scegliere il candidato. Insomma il risultato del referendum non cambia la strategia politica che deve, anzi, rafforzarsi e stare nel territorio, fra i cittadini: ascoltarli.

Una situazione politica fluida quella siciliana. E oggi a Palermo è sbarcato anche il leader della lega Matteo Salvini con un giro che sa tanto di avvio di campagna elettorale ma contestato al suo arrivo in Cattedrale.

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