Conto alla rovescia per la prima ondata di caldo dell’estate 2018, anche se i meteorologi la definiscono “mini” per la sua breve durata. E’ il preludio di una stagione “ben lontana dall’afa dello scorso anno, anche se ormai lontana dalle estati fresche degli anni ’70 e 80”, osserva il meteorologo Andrea Giuliacci, del centro Epson Meteo.
Nella mini ondata di caldo in arrivo nel fine settimana si prevedono temperature con picchi di 35 gradi e oltre in Sicilia (dove il caldo è già iniziato oggi anche se si tratta più di umidità che di vero e proprio innalzamento delle temperature) e Sardegna, mentre le regioni settentrionali resteranno ai margini della zona di alta pressione, con temperature nella norma.
Per domenica, sabato 30 giugno, si prevedono ovunque sole e caldo, con brevi temporali nel settore alpino, mentre già da domenica le temperature cominceranno a calare.
Si annuncia così un’estate non caldissima, anche per via dell’assenza de El Nino, il fenomeno meteorologico che riscalda le acque del Pacifico facendo risentire i suoi effetti sul clima globale.
“Possiamo dire che quasi sicuramente l’estate 2018 non sarà calda come quella 2017, che è stata seconda per afa solo a quella del 2003 e che è arrivata dopo un lungo periodo di siccità”, osserva Giuliacci. Questo non significa, comunque, che non sarà un’estate fresca: “il caldo non mancherà”, prosegue il meteorologo, e “non mancheranno periodi soleggiati e temperature elevate”. Probabilmente “alla luce di quanto è accaduto nel recente passato potremmo dire che la fase più calda sarà quella compresa tra metà luglio e metà agosto, con brevi periodi più
freschi e piovosi che spezzeranno quelli più caldi”.
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