A partire dalle 10 di mercoledì 19 ottobre 2022 riapre per i concessionari la piattaforma ecobonus.mise.gov.it per prenotare gli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici.

Bicicletta elettriche 2022, come richiedere bonus

Per le agevolazioni il Ministero dello Sviluppo economico rende disponibili ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2022, così come previsto dal decreto semplificazioni. Il contributo, rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, verrà calcolato sulla percentuale del prezzo di acquisto: 30% per gli acquisti senza rottamazione e 40% per gli acquisti con rottamazione.

Truffa per ecobonus

Un decreto di sequestro preventivo di crediti d’imposta, per un importo di oltre 5,6 milioni di euro, è stato notificato dai finanzieri del comando provinciale di Salerno a 22 persone che vivono nelle province di Salerno, Napoli, Roma e Grosseto, indagati, a vario titolo, per indebita percezione di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero percepito – indebitamente – erogazioni pubbliche riferite alla fruizione di agevolazioni fiscali in merito ai bonus facciate, ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio ed Ecobonus. Dagli accertamenti è emerso che oltre mezzo milione di euro è stato monetizzato dagli indagati che non sono risultati
proprietari e neppure affittuari degli immibili per i quali sono state chiesti i bonus.

Secondo la Procura di Salerno gli indagati, attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da società «cartiere» e attestanti lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico mai realizzati, avrebbero richiesto ed ottenuto, dall’Agenzia delle Entrate, il riconoscimento di crediti d’imposta per oltre 5 milioni di euro. In particolare, secondo le Fiamme Gialle, gli indagati non avrebbero avuto alcun titolo giuridico per ottenere il contributo, in quanto non erano né proprietari né affittuari degli immobili potenzialmente oggetto di lavori.

Quanto alle società coinvolte nella esecuzione dei lavori e nella fornitura dei materiali, invece, sarebbe emersa l’assenza di strutture e personale idonei per eseguire i lavori fatturati, oltre all’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Un
meccanismo che ha permesso di ottenere crediti fiscali per un importo complessivo di 5.616.379,00 euro, ceduti attraverso l’utilizzo della «Piattaforma Cessione Crediti» messa a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria, a un intermediario finanziario e, in parte monetizzati per l’importo di 528.573,09 euro.

Articoli correlati