L’integrazione è possibile anche in un quartiere come Ballarò. 

E’ il tema del cortometraggio della durata di 15 minuti del filmaker siciliano Gaetano Di Lorenzo “Chiara Zyz, un fiore nel cuore di Palermo”, presentato ieri al Festival “Efebo d’Oro” ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Il lavoro racconta una tipica giornata al centro Santa Chiara, alle spalle dello storico mercato. “Un microcosmo che raccoglie storie di gente proveniente da tutto il mondo e che riesce a convivere nel territorio con i palermitani in tranquillità – spiega il regista -. Il corto vuole dimostrare come anche in un luogo difficile, segnato dal problema della delinquenza, all’interno di una città piena di contraddizione e diseguaglianze, si possa trovare un equilibrio con lo straniero.”

L’oratorio, all’interno del quartiere dell’Albergheria, è il primo centro che, a partire dagli anni ’80, raccoglie giorno e notte migranti donando loro un tetto, un pasto, cure mediche, consulenze legali, orientamento per il lavoro, asilo per i bambini e molto altro.

La macchina da presa segue le vicende dei singoli protagonisti, accompagnata dalle suggestive musiche a cura di Marco Betta che si mescolano, insieme alle voci fuoricampo degli immigrati e degli assistenti sociali, alla fotografia curata e realistica di Giuseppe Vaiusa.

“Il progetto è nato in collaborazione con Don Enzo Volpe, direttore del centro, premiato la scorsa edizione del festival per l’impegno sociale legato al centro – spiega Di Lorenzo -. Il soggetto del film, a cura di Francesco Torre, ha partecipato con successo al bando ministeriale “MigrArti” per cortometraggi sul tema dell’immigrazione. Il film è stato presentato al “Festival di Venezia” e successivamente al festival catanese “Corti in Cortile”, ma verrà proiettato anche all’interno del festival Ucraino “Kiev”. Sono molte, poi, le scuole dove sarà proposta la visione a scopo didattico”.

Un lavoro di respiro non soltanto locale, ma che si pone un proposito universale e che intende superare i confini della città, come dimostra la sottotitolatura in inglese. “Da grande vorrei fare il calciatore o il capo dei militari”: sono le parole di un piccolo immigrato.  Narrati i piccoli sogni realizzati e i grandi sogni da realizzare: è questo il cuore di “Chiara Zyz”.